Nizza di Sicilia
NIZZA DI SICILIA. IL 30 SETTEMBRE 2008 INTERVISTAVO IL SINDACO DI TOMMASO: LE SUE SPERANZE
NIZZA DI SICILIA (30-09-2008). Realizzai questa breve intervista per la rivista settimanale locale Jonia News. Giunsi in anticipo sull’appuntamento in Comune, l’impiegata mi invitò ad accomodarmi nella stanza del Sindaco. Dopo una breve attesa, eccolo, spigliato e frenetico come un ventenne, con lo sguardo tipico del capo, prendeva posto alla sua scrivania. Una stretta di mano e subito mi invitò ad iniziare con le domande. Da li a poco sarebbe iniziato il Consiglio Comunale al piano di sotto. Dopo tre anni e mezzo circa… cosa è cambiato?
1) Dottore Di Tommaso, Lei che è il “senatore” (per esperienza amministrativa) dei Sindaci della Riviera Jonica, quali progetti ha per il futuro di questo suo paese?
Inizia con una battuta: “Senatore”, perché sono il più anziano di età di tutti i Sindaci! Ho cominciato nel ’78 ed ho visto nel tempo cambiare molte cose. Ad esempio, le modifiche procedurali per la nomina del Sindaco. Nel ’92, l’elezione diretta del Sindaco cambiò tutto. Questo lo carica di maggiore potere ma lo matte in esposizione a grosse responsabilità e anche critiche. Il mio sogno è molto semplice e spero di raggiungerlo nel corso di questa legislatura: voglio realizzare una Cittadina in cui funziona tutto ed in cui ci sia una convivenza civile e serena fra la gente. Una società, in cui nessuno possa scavalcare l’altro. Anche il discorso “sicurezza”, sebbene i nostri paesi non abbiano i problemi delle grandi città, è un mio obiettivo. Ho la speranza di far diventare Nizza un paese civile.
2) Maggioranza e opposizione. Esiste un dialogo costruttivo fra i vostri due schieramenti? In che cosa divergono le vostre opinioni?
Certamente le nostre opinioni divergono perché ognuno ha un modo differente di voler risolvere i problemi. Le nostre opinioni divergono, ma in Consiglio Comunale c’è un confronto costruttivo. In ambedue gli schieramenti ci sono ragazzi con molto entusiasmo e voglia di lavorare. (Sembra aver fretta, mi chiede quante domande ci sono. Poche, gli rispondo! …e passiamo alla terza).
3) Una volta di limoni si viveva. Intere famiglie portavano i figli fino all’altare ed oltre… e adesso?
Il problema di adesso e che non si vive! La politica cambia! Nel passato, si è abbandonata l’attività agricola e non si è sviluppata per esempio l’economia turistica. La colpa è stata della gente che ha abbandonato la campagna, anche perché non rendeva come una volta, per rincorrere un sogno o per andare fuori.
4) Anche a Nizza, i giovani sono costretti ad andare via per trovare lavoro, come arginare una tale emorragia di cervelli?
Bisogna creare occupazione non assistenziale ma privata! Se cresceranno gli imprenditori, le Aziende potranno ognuna assumere tre, quattro, dieci giovani ognuna, e ci sarà lavoro per tutti.
5) Turismo d’Agosto, turismo balneare… e in inverno?
Risponde deciso, sintetico e secco: Squallore, solo squallore! Non essendoci alcuna attività lavorativa.
6) Tutti quanti ricordiamo quel maledetto 25 Ottobre 2007, a quasi un anno dal dramma, in che modo la Regione ha risposto alle incombenze di un possibile ripetersi dell’alluvione?
Niente! La Regione per le imprese non ha fatto nulla. Niente per i privati. Ha fatto dei decreti per un rimborso ai Comuni per le spese sostenute. C’è un’ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri che darà un sostegno alle aziende più grandi. (Si vede che ha fretta il Dottore Di Tommaso, ma io lo rassicuro: – è l’ultima Sindaco!)
7) “I Fantastici Quattro”, sono i Comuni (di cui Nizza fa parte), che sono usciti dall’Unione dei Comuni per realizzare l’Unione Nisana. Una scelta coraggiosa! Quali i vantaggi, quali possibili svantaggi?
Tira fuori da una carpetta un grosso plico di fogli e me lo presenta: vede, questa è la bozza dello Statuto dell’Unione Nisana. Poi mi indica (attaccato alla parete di fronte a lui) un quadro contenente la foto aerea del territorio jonico e mi dice: erano dieci anni che avevo in mente questo progetto, ma non l’ho potuto realizzare perché da solo non ne avevo le forze. Continua sicuro: Svantaggi non ce n’è! I vantaggi sono che si può sviluppare un territorio omogeneo non molto esteso e quindi facilmente gestibile. Gli chiedo se ha altro da aggiungere ma mi risponde secco di no.
Così terminava la mia intervista al Sindaco più anziano ed esperto della Riviera Jonica.
Redazione
NOTA: Intervista del 30 Settembre 2008
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