Politica
ALI’ TERME. SVINOLO SI, SVINCOLO NO. RUSSO: “MANCANO SETTE MILIONI”
“Sono solo parole, parole, parole paole”, canta Noemi. Il tormentone svincolo autostradale, si fa o no e quando? Il Presidente del Consiglio comunale Caminiti, scrive all’assessore regionale Russo e…
ALI’ TERME (Messina) – Che fine ha fatto lo svincolo autostradale di Alì Terme? Al momento su di esso sembra essere calato il sipario. Eppure qualcuno, preso da facile entusiasmo, appena pochi mesi addietro, aveva immaginato per quest’anno cantieri a pieno ritmo lavorativo, fragore di ruspe e camion. Nulla di tutto questo. Dell’opera, prevista sulla sponda sinistra del fiume Nisi, in territorio di Alì Terme e attesa da svariati anni, non si hanno più notizie certe. Ci si era probabilmente dimenticati che dalle nostre parti ci vuole pazienza, moltissima pazienza, e quindi accettare tempi biblici per arrivare al dunque.
E per sapere qualcosa da ultim’ora, il presidente del Consiglio di Alì Terme, Pietro Caminiti, ha inviato una nota all’assessore regionale ai Lavori pubblici, Pier Carmelo Russo, per chiedere un incontro e discutere della strategica infrastruttura. ”Già da quando è nata l’autostrada Me-Ct, cioè circa cinquant’anni fa – rileva Caminiti nella missiva a Russo – lo svincolo di Alì Terme era stato inserito nel programma. Negli ultimi anni il progetto definitivo presentato dalla Tecnital ha avuto parere favorevole da parte della commissione Via, dall’Anas e dal Consorzio autostrade siciliane, ed è stato inoltre inserito nel piano di Protezione civile regionale. La ditta Tecnital, incaricata per la progettazione – prosegue Caminiti – sta lavorando per elaborare il progetto esecutivo. Sul piano economico dei 26 milioni necessari, sembra che ne manchino circa sette. Desidero richiamare la sua attenzione su questa importantissima opera – scrive ancora Caminiti – in quanto essa sarebbe per noi di rilevanza fondamentale, non solo per il contributo infrastrutturale che darebbe al nostro paese, ma soprattutto per gli aspetti economici, sociali e di occupazione che da essa scaturirebbero per un intero territorio”.
Caminiti poi ricorda all’assessore regionale Russo, che Alì Terme è sede di tre stabilimenti di cure termali, che lo svincolo potrebbe contribuire a valorizzare ulteriormente con ricadute economiche anche per il vasto territorio circostante”. Da dire, inoltre, che pure i sindaci dei paesi vicini da decenni insistono per la costruzione dell’opera poiché rappresenterebbe anche la soluzione ai problemi legati alla viabilità sulla statale 114, in particolare nel tratto compreso tra Capo Alì e Capo Scaletta. Territori questi fortemente penalizzati nei mesi invernali in conseguenza delle frane a cui è soggetta la strada statale che rimane chiusa per lunghi periodi. E il presidente del Consiglio, Caminiti, rileva a tal proposito, il ruolo strategico che andrebbe ad assumere lo svincolo anche in caso di calamità, come la devastante e tragica alluvione del 2009, che mise in ginocchio l’intera riviera ionica, isolando diversi paesi. Il presidente del civico consesso, a conclusione della nota, lancia un appello all’assessore Russo affinché si adoperi per evitare che lo svincolo ”non rimanga un sogno nel cassetto da troppo tempo desiderato”. Dunque, per la costruzione dell’opera mancano 7 milioni sui 26 necessari, come sostiene Caminiti. Insomma, la materia prima. Per evitare inutili giri di parole e mettere così fine alla questione, al di là della lodevole iniziativa di Caminiti, è ”semplicemente” necessario che da qualche parte arrivi la somma mancante. Il resto sono solo parole. Cateno, se ci sei… batti un colpo.
01 Marzo 2012
NOTA: Come da manifesto (ripreso dal sito dello stesso De Luca), Domenica 4 Marzo a Fiumedinisi ci sarà un comizio-rivelatore. Ebbene, ci auguriamo che il “ritorno di Cateno” corrisponda con la rinascita dei tanti progetti jonici (fra cui lo svincolo di Alì Terme), che altrimenti, con ogni probabilità, mai saranno realizzati.
Invia un Commento