Politica
FIUMEDINISI. I MIEI PRIMI QUARANT’ANNI: De Luca lancia la lista per le prossime amministrative
FIUMEDINISI (Messina) – Domenica 18 Marzo 2012. Ore 19:45. E’ da poco terminata la Santa Messa, la piazza Matrice è gremitissima di gente. Una folla del genere si può paragonare al giorno in cui “Cateno” veniva rieletto Deputato Regionale (2008). Un breve intermezzo musicale, poi la ormai consueta anticamera del Consigliere Provinciale Pippo Lombardo, il quale, professandosi di orgogliose origini fiumendinisane, a sua volta passa la mano all’Avv. Alessandro Rasconà, ex Presidente del Consiglio comunale e adesso e per sua voce ufficialmente neo candidato a Sindaco di Fiumedinisi per le prossime elezioni amministrative. Ad uno ad uno, Rasconà chiama sul palco tutti i candidati della sua lista e… ultimo ma non ultimo è proprio l’On. Cateno De Luca a guadagnare il palco, il neo quarantenne Robertino De Luca, nonché membro ad onorem.
Per festeggiare le quaranta primavere di Cateno fra i tanti stand già approntati lungo la via ci sarà tempo, intanto il Deputato di Sicilia “VERA” (partito, che proprio in questa data compie i cinque anni dalla fondazione), non può né vuole esimersi, di fronte alla propria gente, dal riscaldare gli animi con un suo ennesimo accorato discorso. Già una delle ragazze del suo Team aveva, in un breve escursus storico, ripercorso la trionfale cavalcata politica dell’Onorevole fino al suo arresto, ma Cateno vuole personalmente sottolineare con delle frasi ad effetto in “lingua” siciliana, il senso delle sue scelte che – dice – pur sapendo che cosparse di errori, io rifarei. “Occhiu non vidi, còri non dòli”. Si, la ripete più volte questa massima dialettale, lo fa per rimarcare, come chiunque, al suo posto, avrebbe fatto in modo di arricchirsi senza apparire (apparire costruendo un albergo a Fiumedinisi, ad esempio) davanti agli occhi di tutti e quindi degli invidiosi.
Avrei potuto fare come tanti politici fanno: dire a mè stesso “futtitinni” (ergo fregatene), andare via e poi ritornare per le ferie di Natale. Avrei potuto investire altrove, “occhiu non vidi, còri non dòli”, appunto. Sarei stato riverito in quelle brevi apparizioni e, invece, ho preferito investire nella mia terra. Queste, le sue parole chiave, mentre ripete: “La Sicilia, è un insieme di tante realtà come Fiumedinisi, realtà deboli che da sole non hanno la forza e quindi sono destinate a scomparire”. Io, a modo mio, amo e amerò sempre la mia Terra. La mia colpa più grande? Forse è quella di non sapermi mettere prono, scusate, spiegare il termine, che persino io conosco, può significare essere volgari. Voglio dire: il mio maggior difetto è forse di non essere disposto a piegare la schiena a novanta gradi. Forse è per questo che per qualcuno posso essere risultato scomodo e quindi da “eliminare”. Ma eccomi ancora, figlio di umili genitori a continuare la battaglia per una Sicilia che vuole aprire gli occhi, che vuole affrancarsi dalla schiavitù. Lunghi e scroscianti applausi lo approvano.
I 24 candidati della lista “Fiumedinisi nel Cuore”: Nino Bertino (conosciuto anche come “Pistugno”), Basile Franco, Bertino Giuseppe, Cannistrà Paola, Cascio Giudo, Cernuto Antonella, Crocetta Giuseppe, Currò Benedetto, D’Anna Paolo Emanuele, Fiumara Michela, Frasson Silvio Giuseppe, Freni Giovanni, Giandolfo Carmelina, Giardina Elisa, Gugliotta Carmelina, Nucita Antonella, Parisi Luciano, Piccolo Salvatore, Puglisi Mario, Rasconà Angelo, Rasconà Giusy, Rasconà Grazia, Tipone Giuseppe, De Luca Cateno.
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18 Marzo 2012
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