Politica
Clara Crocè FP CGIL : Pubblico impiego- effetti manovra Tremonti. Ingiustizia sociale
Pubblico impiego- effetti manovra Tremonti . Crocè FP CGIL : ingiustizia sociale . I dipendenti pubblici sempre più poveri.
Un conto salato, quello presentato dal governo ai pubblici dipendenti con il varo della manovra per il 2011. Malumore e sconcerto uffici pubblici -dichiara Clara Crocè Segretario Generale della FP CGIL- si mettono le mani in tasca sempre ai soliti noti. Una misura iniqua che penalizza i lavoratori pubblici e impoverisce l’economia del Paese. non è sostenibile la prospettiva di un mancato rinnovo contrattuale. Se sommiamo gli effetti delle ultime due manovre varate dal governo Berlusconi, per gli anni 2010/2014, la perdita del salario per i pubblici dipendenti è così riassumibile:
Ministeriali – 6.314,53; Agenzie fiscali -8.051,73; Enti pubblici non economici – 8.0715,24;
- Enti locali -6.512,82 ; Sanita’ – 6.904,34.
A questi importi si devono aggiungere i tagli alla retribuzione accessoria.
E’ una vergogna, una vera e propria ingiustizia sociale. Si tagliano i salari, si bloccano i contratti, si tagliano i fondi per gli Enti locali e la sanità, si innalza l’età pensionabile, si tagliano i servizi e si introducono i ticket – continua Clara Crocè- ma si mantengono gli sprechi, le clientele, le caste, le consulenze d’oro, le cattive gestioni degli Enti. Una misura iniqua che penalizza i lavoratori pubblici e i giovani.
Il blocco del turn over, a partire dalla finanziaria del 2006 ha indebolito la capacità di risposta della Pa ai bisogni dei cittadini, ha limitato l’accesso a nuove competenze e nuove professionalità, peggiorato il clima organizzativo negli enti.
L’ennesimo blocco alle assunzioni non consentirà di dare soluzione ai precari storici degli Enti Locali e nega ai giovani l’accesso nel settore pubblico Occorre ridare fiato alla pubblica amministrazione. E’ necessario procedere ad una effettiva ricognizione del personale in forza alle amministrazioni: per definire le carenze negli organici, le nuove professionalità che mancano.
E’ ora di dire basta, a un sistema che penalizza i più deboli – conclude Crocè è necessario invertire la rotta. I dipendenti pubblici devono rialzare la testa per organizzare una forte mobilitazione . Cambiare si può.
17 Luglio 2011
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