Politica Roccalumera
“ROMANTICA” LETTERA DI GIANNI MIASI AD UN… FUTURO UOMO POLITICO IMPORTANTE
Caro Direttore, mi scuserà se approfitto della Sua testata per intervenire sul dibattito relativo all’ATO ME4.
Un uomo politico importante, il cui nome, per reverenza e timidezza, non pronunzio, che calca, provvisoriamente ed in attesa di ben più alti e prestigiosi destini, la scena del consiglio provinciale, se la prende, tanto per non sbagliare, con il sindaco di Roccalumera che, a suo dire, fa demagogia e che invece di controllare se i cassonetti della spazzatura vengono lavati o meno, o se qualcuno ha dato ordine di spostare i cassonetti sul lungomare, ha la “balzana” idea di rinunziare ai servizi che eroga l’ATO ME 4 al fine di salvare il comune dal dissesto ed i cittadini, compreso l’importante uomo politico, da un esborso senza fine.
Accusa numero 1: ma cosa protesti a fare, sindaco, se poi hai approvato il bilancio dell’ ATO ?.
Caro, futuro, uomo politico importante, io non ho detto che l’ATO ME 4 falsifica i bilanci ma ho rilevato che i costi presentati al comune di Roccalumera ( UN MILIONE DI EURO) per un servizio largamente insufficiente, non sono sostenibili dal comune a meno di TRIPLICARE la tariffa della spazzatura.
Mettiamola così: è come se l’ATO si servisse di una autovettura che consuma 2 litri a chilometro: è chiaro che i soldi per la benzina non basteranno mai.
Io ho solo deciso di cambiare macchina: prendiamoci una bella utilitaria; ci trasporta lo stesso e costa la metà.
Non so cosa farebbe il futuro uomo politico importante: ma io, con la mia modesta intelligenza, ho saputo pensare solamente a questo e mi scuso se i miei sforzi sono tesi al risparmio.
Vorrei solamente che il futuro uomo politico importante rispondesse alla seguente domanda: Lei ritiene che Roccalumera debba pagare 1.000.000.00 di euro per il servizio di spazzatura?, oppure pensa che bisogna correre ai ripari prima che sia troppo tardi?
La prego, futuro uomo politico importante, cessi per un istante di vedere Gianni MIASI come il Sindaco da abbattere.
Fra 21 mesi a Dio piacendo, me ne andrò con i miei piedi se a Lei non dispiace, e veda se, dall’alto della Sua scienza politica, può dare una mano alla collettività di Roccalumera che, mi pare di ricordare, è anche il Suo paese.
Per quanto riguarda, infine, lo spostamento dei cassonetti sul lungomare sono stato io ad avere dato l’ordine di fare ciò in quanto mantenerli, con questa temperatura, sulla nazionale, accanto alle abitazioni è cosa per nulla saggia.
Io lo so che tutti vorremmo, legittimamente, ogni comodità e, dunque, anche i cassonetti a portata di mano PURCHE’ NON DAVANTI ALLA NOSTRA ABITAZIONE.
Il fesso, in questo caso chi dovrebbe essere: l’avversario politico?, il più remissivo? o chi altri?
Ho pensato, invece, che se facciamo pochi metri ed andiamo sul lungomare, la puzza non ce la abbiamo nessuno e il pericolo di infezioni viene scongiurato.
Stia tranquillo che i nostri concittadini sono più civili assai di quanto Lei pensi e se qualcuno vuole fare demagogia si accomodi: non esporrò la stragrande maggioranza delle persone sensate a dei rischi.
Il resto, come diceva qualcuno: sono chiacchiere.
Cordiali saluti.
Gianni MIASI SINDACO DI ROCCALUMERA
20 Luglio 2011
Roccalumera. Cassonetti spostati sul lungomare, l’Ato chiede chiarimenti (pubblicato su Tele 90.it)
ROCCALUMERA – Fa discutere la decisione dell’Amministrazione che ha fatto spostare i cassonetti per la raccolta dei rifiuti dalla nazionale al lungomare. Non a tutti, a quanto pare, è piaciuto il provvedimento visto che diverse sono state le segnalazioni di protesta giunte in poche ore all’Ato Me 4. Che però non è competente in materia, poiché la scelta del posizionamento dei cassonetti spetta ai singoli comuni. Il direttore generale della società d’ambito, Arturo Vallone, per cercare di chiarire la vicenda ha scritto al sindaco di Roccalumera, Gianni Miasi, al responsabile dell’area tecnica, al comandante dei vigili urbani e ai consiglieri comunali.
Nella nota, Vallone fa presente che all’Ato sono giunte continue lamentele da parte dei cittadini di Roccalumera per la rimozione dei contenitori per la raccolta di rifiuti solidi urbani dalla via Umberto I. Vallone specifica inoltre che l’Ato non ha dato alcuna disposizione al proprio personale per lo spostamento dei cassonetti e che nessuna richiesta in merito è giunta da parte del Comune di Roccalumera. Per questo motivo, l’Ato ha invitato il sindaco a fornire maggiori notizie in merito alla nuova ubicazione dei cassonetti.
Tra i contrari al “trasloco” c’è il consigliere provinciale Pippo Lombardo. “Lo spostamento – ha chiarito l’esponente di “Sicilia Vera” – non risolve nessuna della problematiche connesse alla raccolta dei rifiuti e allo spazzamento delle strade del nostro paese. Invece di minacciare improbabili fuoriuscite dall’Ato, sarebbe più logico pretendere quanto è dovuto per contratto. Ognuno deve fare la propria parte. Il sindaco – ha aggiunto Lombardo – perché non fa rispettare orari più rigidi per il conferimento dei rifiuti? Perché non pretende il lavaggio dei cassonetti almeno una volta alla settimana? Perché non pretende un numero superiore di operatori addetti allo spazzamento delle strade? Contestare le fatture dell’Ato – ha concluso Lombardo – non serve a nulla, bisogna pretendere i servizi che devono essere erogati, considerato che le tasse i cittadini di Roccalumera le pagano regolarmente”.
…IL COMMENTO: Sia chiaro, la cosa che a noi cittadini di Roccalumera più interessa è che in un modo od in un altro il paese sia e rimanga pulito, ma, poichè è assodato che il lavaggio dei cassonetti, assieme ad altri (e tanti) servizi, rientra fra quelli garantiti per contratto dall’ATO Me4, speriamo che il Consigliere provinciale Pippo Lombardo spieghi al più presto al sindaco di Roccalumera il metodo con il quale ciò si possa PRETENDERE. Forse che l’avvocato gianni miasi è un po’ troppo timido? Incoraggiamolo allora!
Relativamente allo spostamento degli stessi cassonetti sul lungomare, appare chiaro che un “orario più rigido per il conferimento dei rifiuti” offrirebbe un paesaggio più salubre ancorchè più gradevole, quindi anche in questo caso, trattasi di servizio assolutamente da PRETENDERE. Ma, ci pare ovvio che il discorso dei cosidetti “cittadini di serie B” sia poco più che un “giochetto” di comodo e di circostanza già sentito. Infatti, per fare solo un esempio, quattro di questi cassonetti spostati sul sottostante lungomare… prima sostavano davanti al Monumento dei Caduti. Zona nord. Non essendo un bello spettacolo persino quando vuoti, figuriamoci se pieni e puzzolenti, considerato l’alto valore del Monumento e degli eroici Caduti stessi, tantissime furono le richieste di… trasferirli in altro loco.
Altro esempio: Nella Via Amerigo Vespucci, (zona sud), non quattro ma TREDICI cassonetti, seppur spostati a margine della passerella che conduce a Furci e quindi lonani dall’abitato, l’altra sera, (poi si scoprì che si trattava di scarti di pesce) sentendosi l’orrendo tanfo perfino dalla Via Umberto… allertato il sindaco (che era a Roma), venivano incaricati gli impiegati del Comune (fra questi un Vigile), per lo svuotamento e disinfezione tramite quella che genericamente viene definta la “papamobile”. E, grazie anche ad alcuni residenti che, ansichè perdersi in sterili polemiche si sono arrotolati le maniche (muniti di bidoni d’acqua e svuotando un’intero bottiglione di varichina sul posto) hanno contribuito alla salubrità della zona.
Giovanni Bonarrigo
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