Politica
Nasce l’ Osservatorio Meridionale per lo Sviluppo Economico e Politico
Nel Sud Italia un forte interesse per tematiche quali geopolitica ed economia hanno dato l’impulso ad un nuovo gruppo di ricerche per la geopolitica. Il gruppo del sud, con quartiere a Napoli, è l’OMSEP ( Osservatorio Meridionale per lo Sviluppo Economico e Politico). Il dott. Vincenzo Pisano, che da subito si è fatto avanti per promuovere, sostenere e dirigere il progetto, ha intenzione di coordinare un gruppo di esperti nei più vari campi: economisti, giuristi, sociologi, ingegnieri, agronomi, periti, politologi, matematici, statistici, storici , con l’intento di creare una commissione di studio che va ad individuare le criticità che portano al mancato sviluppo economico, politico e sociale del Mezzogiorno d’Italia, fornendo le soluzioni praticabili. Il Mezzogiorno infatti, come spiega lo stesso tecnomante Pisano, può diventare una nuova Corea, una nuova Taiwan, se venisse trovato il migliore mix per favorirne lo sviluppo. Io stesso da imprenditore lo posso testimoniare.
Ma come intervenire? A cosa dare la priorità? Rimanere in Europa o fare una politica commerciale mediterranea? Agire sulle agevolazioni fiscali o finanziare in modo agevolato le imprese? Come organizzare le scuole e la formazione in genere? Educare gli indigeni o favorire l’immigrazione dal Nord Europa di genti con background culturale e sociale diverso? Cosa fare con le regioni del sud Italia, da sempre ricche di risorse e di ingegno ma da sempre depauperate della loro ricchezza da gestioni malsane, servizi inesistenti, politiche fiacche, criminalità organizzata?
All’interno della commissione di studio, per’altro promossa dall’istituzione filomatica in Italia, si studieranno i vari aspetti per dare una risposta alle suddette domande ed altre, che però hanno una sola origine: da cosa dipende il sottosviluppo del Sud e la sua sostanziale economia precapitalistica? Non si pensi che la commissione di studiosi, in particolare economisti, avvocati, commercialisti, filosofi-politici, opererà soltanto nel meridione, e per conto del meridione. Essa avrà rapporti telematici internazionali ed avrà quindi possibilità di iterazione con diversi esperti, per produrre uno o piu’ documenti l’anno, che possano tramutarsi in contributi alla ricerca scientifica da un lato, e soluzioni per una reale e programmatica ripresa economica dall’altro.
Pietro Palombara Della Torre.
…IL COMMENTO: Intanto, da quanto si è potuto sapere dagli organi di informazione in questi giorni, nella ormai famosa “lettera di intenti di Berlusconi alla Comunità Europea”, (per altro approvata), quale “Pacchetto Sviluppo” si prevede che dal 2026, sia uomini che donne andranno in pensione a 67 anni. Ciò approvato, considerando che la durata media della vita si è allungata. Tuttavia, (e questo avrebbe dovuto prevederlo lo Stato Italiano), i famosi Vitalizi dei parlamentari (che sono delle pensioni che sissommano alle loro normali pensioni) non verranno toccati.
PATRIMONIO PUBBLICO: Venderemo il nostro patrimonio pubblico per un importo di 5 miliardi di euro l’anno per i prossimi tre anni. Anche su questo ci sarebbe da obbiettare e molto, ma per il momento stiamo a vedere.
LICENZIAMENTI PIU’ FACILI: Sta già esplodendo un parapiglia fra sindacati e lavoratori dipendenti. Infatti, mentre l’attuale Contratto dilavoro prevedeva il licenziamento solo per “Giusta Causa o Giustificato Motivo”, adesso, se gli intenti diverranno legge, qualunque azienda denunci una situazione di difficolta economica, potrà licenziare. Ciò in ottica di salvare il salvabile sacrificando pochi per salvare i molti. Ma questa, non sembra proprio la migliore delle soluzioni per, invece, favorire nuove assunzioni e quindi sviluppo. Si metterà ancora una volta la classica “pezza” degli ammortizzatori sociali… che riducono ancora di più, sia le prospettive future, sia il guadagno (già esiguo) mensile degli operai.
NO ALLA PATRIMONIALE: Oggi, il 90% dei cittadini italiani vive nel terrore del domani. Ormai si teme un futuro in peggiorativo. Lo stesso Formigoni (Governatore della Regione Lazio), ha dichiarato martedì scorso a “Ballarò”: “la situazione è sul filo”. Aggiungiamo noi: “e… non è detto che gli intenti della lettera si concretizzeranno, o si concretizzeranno al meglio”. Proprio perchè… pare che il ruolo di Giulio Tremonti (nella foto), sia stato notevolmente ridimensionato.
Giovanni Bonarrigo
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