Politica Roccalumera
ROCCALUMERA. DUE ORE DI CONSIGLIO TERMINANO CON L’ABBANDONO DELL’AULA DA PARTE DELLA MINORANZA
COMUNE DI ROCCALUMERA (Messina) – Che fra maggioranza ed opposizione gli animi non fossero distesi lo si era ben capito ben prima della seduta di Consiglio comunale di ieri sera durata oltre due ore, ma nulla faceva presagire quanto poi è accaduto alla conclusione della stessa.
Insolita per la verità, la massiccia ma composta presenza di commercianti ed artigiani ha assiepato l’aula ed il corridoio adiacente per tutta la durata della seduta. Prima che i lavori avessero luogo, il presidente del consiglio Garufi ha messo in chiaro che, dato che il tema all’O.d.G. era il Senso unico sulla via Umberto I° e lo stesso sta diventando il caso su cui vertono da mesi discussioni spesso inopportune e dannose alla collettività, si aspettava dalle parti che il confronto fosse sereno e costruttivo e altrettanto scevro da strumentalizzazioni politiche.
Si presto è capito, però, dai toni accesi che si sono via via inaspriti, la premessa del Garufi non è stata presa minimamente in considerazione. Tuttavia, dopo gli interventi di ambedue la parti: l’ing. Francesco Santisi e la capogruppo Rita Corrini per la maggioranza, oltre a quello del sindaco, e del capogruppo Pippo Campagna, dei consiglieri: Vadalà, Natia Basile e Carmelo Spadaro per la minoranza, si era giunti, dopo due ore di Consiglio alla richiesta del presidente Garufi di mettere a votazione la proposta di mantenere aperto il consiglio fino alla data del prossimo che –fissato sin da subito in giovedì 18 Novembre alle ore 20,00, sarabbe stato preceduto da una consultazione fra sindaco e maggioranza da una parte e da una delegazione di commercianti ed artigiani (otto o dieci), dall’altra.
Chiaramente, questo non soddisfaceva non tanto i commercianti quanto gli stessi consiglieri di “Roccalumera nel Cuore”, i quali, nella persona di Pippo Campagna, chiedevano a garanzia dell’azzeramento del Senso Unico sin da subito, la soppressione degli articoli con i quali lo stesso era stato a suo tempo deliberato. Ricevuto il no motivato di Garufi, Campagna prendeva con mano i suoi ed abbandonava l’aula ove far mancare il numero legale.
Sorpreso ed irritato di fronte a tale scorretto comportamento della minoranza, Garufi, esternava tutta la sua indignazione e faceva presente di come in tale modo non fosse possibile deliberare quanto era già in fase di delibera. A consiglio (e telecamere) chiuso, il primo cittadino rilanciava la sua disponibilità, nonostante l’increscioso accaduto, ad accogliere in questi giorni, la lettera con la quale il comitato di rappresentanti dei commercianti ed artigiani volesse discutere in Filanda per poi concludere in modo pacifico e condiviso la questione – come già previsto- giorno 18 in Consiglio.
Per chi volesse apprezzare con i propri occhi e sentire con le proprie orecchie i dettagli di tale infuocata serata, ci saranno come di consueto le repliche della TV privata convenzionata dal comune per i consigli comunali, ma, una sola frase vogliamo riferire pur rendendoci conto di cadere così nella rete di una tutto sommato stupida polemica di paese: “sindaco, lei è stanco…” è stata pronunciata dal capagruppo Campagna ieri come era stata identica (ambedue riscontrabili dalle registrazioni TV), dal sig. Barletti. Nulla di grave in verità, poiché una frase sopra le righe può capitare a tutti nella concitazione di un discorso, per poi scusarsi, ma è la più che probabile accezione del vocabolo ”stanco” ad offrire i contorni dell’offesa gratuita, e cioè: “sindaco, lei è… vecchio” che non è accettabile. Scusateci ancora.
04 Novembre 2011 – Redazione
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