Cronaca
MESSINA. ABUSAVA DI UNA BIMBA. Al processo scopre di essere il padre
Ieri l’uomo è stato condannato a 6 anni di reclusione. Fondamentale l’esame del dna per la scoperta della paternità.
A quattro anni la costringeva ad assistere ai rapporti sessuali che intratteneva con la madre, successivamente cominciò ad abusare della figlioletta della donna con palpeggiamenti e sfregamenti, fino ad avere rapporti completi con lui dall’età di 12 anni fino a Marzo 2009. La ragazza, adesso ormai una donna, solo lo scorso Febbraio è riuscita a liberarsi di una sorta di abuso psicologico.
Grazie al matrimonio ed uno stato di maternità, confortata dal coniuge, decise di denunciare l’uomo per tutte le violenze sessuali subìte durante tutta l’adolescenza, che portò all’arresto del 67enne G.I., di Messina per violenza sessuale nei confronti di minore. Ma la scoperta più agghiacciante, è che quella bimba, che credeva fosse la figlia dell’amante, di fatto è anche sua. La scoperta è arrivata dopo l’esame del dna.
Fondamentali per le indagini, le intercettazioni telefoniche e le registrazioni video, tramite il cellulare, effettuate dalla ragazzina durante gli incontri con l’orco, che successivamente si separò dalla moglie e iniziò una convivenza con la madre, rivelatasi per la bimba, un vero inferno. Ieri per l’uomo è arrivata la condanna a 6 anni; pena più lieve rispetto a quella (10 anni) richiesta dal Pm Federica Rende.
18 Novembre 2011
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