Politica
MANOVRA DEL GOVERNO MONTI. Gianni Miasi: “non abbia paura, faccia ciò che è giusto per l’Italia”
Non è certo la prima volta che il sindaco di Roccalumera, più da uomo del popolo che da primo cittadino, si rivolge alle alte sfere della politica. Politica di cui esso stesso ha fatto parte e fa parte ancora oggi.Ha scritto in passato al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ritorna a scrivere oggi, suggerendo addirittura degli emendamnti alla cosidetta “Manovra salva-Italia” del Presidente Prof. Mario Monti. In ciò che state per leggere voi stessi, credo siano condivisibili i principi di eguaglianza e di giustizia ai quali un sindaco di poco più di quattromila anime si appella.
Oggi più che mai, infatti, per colpa o grazie alla grave crisi che ha colpito l’Italia e l’intera area Euro, (quale che sia il colpevole principale), scopriamo come nel nosrto paese siano troppe le sperequazioni, siano troppi i privilegi, non solo della politica di palazzo ma di tante e tante Caste e castine. Aggiungerei, non solo a Roma ma in tutti i meandri di Regioni, Province e persino Comuni.
Questi gozzoviglianti privilegiati, non vogliono certo la salvezza dell’Italia ma la salvezza dei propri lussi. Faranno di tutto per mettere il bastone in mezzo alle ruote a Monti come a chiunque voglia anche parzialmente far voltare pagina alla nazione. Facciamo sentire la nostra voce dunque. Noi non politici, noi cittadini normali. Noi italiani luberi e sovrani della democrazia. Giovanni Bonarrigo
LEGGI LA LETTERA:
Ho visto in televisione il senatore Monti ed i suoi ministri illustrare la manovra economica appena varata.
Ciò che andava fatto almeno un anno orsono, e con molti minori sacrifici, è stato fatto ad opera di tecnici che ci hanno detto la verità che, per quanto dura ed amara, è sempre meglio delle stupide idiozie che fino a qualche mese addietro ci venivano propinate tipo: “va tutto bene, l’Italia è la nazione messa meglio in Europa, siamo ricchi e non abbiamo nulla da temere”.
Non voglio infierire contro chi non governa più anche perchè, a mio parere, chi era all’opposizione non è che abbia fatto una migliore figura: tutti sapevano che andavamo verso il disastro e nessuno ha sentito il coraggio di dire la verità per timore di perdere dei voti. Tutti hanno perso faccia e credibilità.
Anche io, per quel che vale, desidero esprimere alcuni pensieri su come si potrebbe integrare la manovra.
Come è noto il parlamento è in mano alle corporazioni: ci sono gli avvocati ( circa 100)=, i medici ( altrettanti) gli ingegneri, gli architetti, i notai, i giudici etc. ed ognuno di costoro pensa, esclusivamente, a fare in modo che la propria corporazione conservi tutti i privilegi assurdi accumulati nel tempo.
La prima cosa da fare, ritengo, è liberalizzare il mercato delle professioni facendo si, ad esempio, che l’ammontare dell’onorario, stabilito per iscritto, possa essere detratto dalle tasse, poi abolire o, almeno, riformare profondamente gli ordini professionali consentendo a chi si laurea di esercitare subito la professione, sarà poi la clientela a stabilire se un professionista è valido oppure no.
Inoltre: qualsiasi professionista eletto alla camera o al senato viene sospeso automaticamente dall’esercizio della professione e può fare esclusivamente il deputato o il senatore, in fondo 20.000 euro al mese bastano ed avanzano per vivere più che decorosamente.
Altra proposta è quella di limitare l’ammontare delle retribuzioni del sottogoverno, compresi gli enti pubblici, le banche e le società, a non più di 300.000,00 euro l’anno al lordo.
Significa che ognuna di queste persone ogni mese percepirebbe, al netto, non più di 20.000,00 euro.
In genere questa cifra una persona normale, anche professionista, la guarda con il binocolo.
Per quanto riguarda i dipendenti della camera e del senato, ad esempio forse non sapete che i barbieri ( si avete comprese bene, i barbieri) della camera ed del senato percepiscono 130.000,00 euro l’anno, un usciere altrettanto e via discorrendo: se si mettesse a tutti un tetto di spesa di € 60.000 l’anno non sarebbe certo un delitto.
E ancora: invece di spendere centinaia di milioni di euro l’anno per affitti ( parte dei quali vengono restituiti sotto forma di tangenti ai politici) da utilizzare per sedi dei parlamentari, si impiegassero tali somme per costruire, anche un poco più lontano da Montecitorio e da palazzo madama, sedi di proprietà dello stato, si realizzerebbero risparmi per centinaia di milioni di euro.
L’impressione mia è che con il sen.Monti e con il suo governo si respiri aria diversa; tuttavia c’è il rischio che, passato l’entusiasmo dei primi momenti, piano piano la politica scadente riprenda il sopravvento. Ed allora l’augurio che tutti dobbiamo rivolgere al senatore Monti è il seguente: non abbia paura, faccia ciò che è giusto per l’Italia: gli italiani la seguiremo.
Gianni MIASI SINDACO DI ROCCALUMERA
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