Spiritualità
RIFLESSIONE: COS’E’ UN GRUPPO DI RINNOVAMENTO NELLO SPIRITO?
Questa, la domanda che mi pongo oggi.
Da laico quale sono, tenterò di darmi una risposta decente. “Un Gruppo di Rinnovamento è una piccola chiesa nella grande Chiesa cristiana”. Cosa voglio intendere con ciò? Cominciamo dal termine Chiesa. (intesa come istituzione cristiana, ma anche come parrocchia). Essa, da sola dovrebbe bastare e sovrabbondare al battezzato ad insegnargli: una sana e giusta vita terrena; il rispetto del prossimo; la condivisione l’un l’altro dei pesi (che alcuni chiamano impropriamente “croci”) della vita; la graduale purificazione dai peccati; l’elevazione dello spirito; la ricerca dei carismi. Ma, evidentemente non è così.
Perché, il Cristiano dovrebbe frequentare un “Gruppo di Rinnovamento”?
Per esempio, perché, le nozioni di fede che il battezzato adulto (come il giovane), porta con se ogni giorno, sono spesso sommarie e deboli. O ancora, perché ognuno di noi è il figlio di Dio che viene “chiamato” a svolgere una missione. La “parola” del Vangelo, insegna che un uomo non percorre mai per caso un cammino. Se viene chiamato a frequentare un determinato ambiente in un particolare momento della propria vita, c’è sempre un disegno divino. Il “G.d.R.” può aprire gli occhi (dal punto di vista religioso), a chi non sapeva o a chi credeva di sapere.
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Molti sono i chiamati, pochi gli eletti.
Persino un uomo (o una donna), che tutta la vita ha vissuto in modo sconsiderato, può pentirsi e convertirsi! Lo dice la “parola” della Bibbia. Ma, il “chiamato” da Cristo, è sempre libero di decidere. E’ libero di dire anche no. Il “G.d.R.”, ma anche il volontariato laico e persino le gravi necessità della propria famiglia, possono trasformare e rinnovare l’uomo. Chiunque e a qualsiasi età. Se poi pensiamo che non solo gli assassini o i rapinatori si devono considerare peccatori, ma anche tutti noi che viviamo sulla Terra, comprendiamo come sia necessità di tutti cercare Dio prima di ogni cosa.
Il Gruppo” è una “scuola” che forma, ma poi?
Una volta iniziato il “cammino”, ci si domanda: Quanto tempo devo dedicare alla preghiera, quanto alla lettura delle sacre scritture, quanto alla meditazione interiore ogni giorno. Ma non bastava la Messa della domenica? Se andare a Messa bastasse, se fosse sufficiente ascoltare le parole del Prete, allora un “Gruppo di Presenza Biblica” (altro modo di chiamare i G.d.R.), non avrebbe motivo di esistere. Invece, mai come nei tempi moderni, la società cristiana necessita di “introspezione”. Se da un lato, veniamo “bombardati” dalle modernità apparenti della società in cui viviamo, (spesso cadendo in facili entusiasmi e perfino in contraddizioni macroscopiche), dall’altro, leggere il Vangelo in modo attento e approfondito, può essere il primo passo per ridarci il giusto slancio per la formazione alla Fede. Ma c’è il lavoro, la famiglia, i guai quotidiani piccoli e grandi, in poche parole… non c’è tempo per pregare. E, se anche troviamo il tempo per la preghiera della sera e del mattino, perché all’interno del “gruppo” abbiamo imparato a farlo, ci dobbiamo sentire arrivati? No, purtroppo! La formazione di cui sto cercando di esaminare i lineamenti, non si ferma all’Ave Maria ed al Padre Nostro, ma comincia da essi. La “frequentazione” da sola non basta, infatti la preghiera senza le opere è nulla. E vedete che, compiere opere buone non sempre è gradito o facile. Comunque, “vedranno chi oggi siete da ciò che farete… adesso che sapete”. Vedranno “il cambiamento” da come vi amerete l’un l’altro.
Affrontare gli altri con le loro problematiche, può essere molto difficile.
Poiché, una cosa è leggere, un’altra è scrivere bene, ma ben altra cosa è mettere in pratica gli insegnamenti. E poiché, ognuno e scaltro ad evidenziare i difetti dell’altro, spesso ignorando i propri, tutto diventa più difficile se ci si affida a se stessi e non a Dio. Umiltà a chi non è umile, semplicità a chi non è semplice, Carità a chi è egoista (per esempio), sono carismi da ricercare.
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Tratto dal blog “Il Grido”. Artcolo del 25 febbraio 2008.
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