Spettacolo e Cultura
“Narrtive Notturne della Mente”. Ancora Arte, Bel Canto e Musica alla “Casa del Vento”
ROCCALUMERA – “La notte è la trama attraverso la quale decantare i diversi saperi del mondo…la notte illumina la musica, e la storia della pittura….la notte parla e dipinge, suona, sconvolge e fa pensare.”Con queste stupende parole di Baldine Joint Girons è cominciata, domenica 6 marzo presso “La casa del vento” a Roccalumera, la serata dal titolo “Narrative Notturne della Mente”.
Un vero e proprio viaggio alla scoperta della notte. Dall’imbrunire al risveglio, passando dalla notte all’arrivo del sogno, dal sonno profondo all’ultimo sogno. Il tutto magistralmente ideato e organizzato da Giuseppe Mento, noto medico messinese amante dell’arte e della cultura, e da Giancarlo Panarello, proprietario de “La casa del vento” e grandissimo attore teatrale. Cercare di esprimere in poche parole tutte le emozioni provate domenica sera sarà molto difficile. Come trasmettervi tutto ciò che si ho sentito mentre l’attore Luca Fiorino recitava brani con il sottofondo al pianoforte del Maestro Averna? Come spiegarvi la sensazione di grande stupore e gioia nell’ascoltare “El condor pasa” dalle corde della chitarra di Ernesto Scorza? E come non commuoversi alla voce stupenda del lirico Eugenio Favano mentre ci cantava “Lu suli sinnì và” o al volo pindarico polifonico del Maestro Nino Privitera mentre cantava “Parlami d’amore Mariù”?
E poi musica veramente bella con violino (Nicolò Pizzimenti), sassofono (Alfredo Restuccia), percussioni (Fulvio Farkas), flauto (Giancarlo Parisi), chitarra (Marco Spadaro) e poi teatro, grandi brani teatrali, musica con la voce melodiosa di Giovanna Iannello che ci ha fatto ascoltare “I treni a vapore” della grande Mannoia, e danza con la ballerina Antonella Gargano e tutto con un unico tema, un unico filo conduttore: la notte, il sogno e la mente. Il numeroso pubblico presente ha ascoltato, ammirato e largamente applaudito tutto lo spettacolo, anche, se, a mio parere, chiamarlo spettacolo è riduttivo.
E’ stato un momento di grande arte dove le forme artistiche si sono fuse insieme per creare un “viaggio” della mente e dello spirito nei meandri del sogno, in un’atmosfera calda ed accogliente. La serata si è conclusa con una discussione – dibattito sui sogni, dove medici e pubblico hanno interagito in un momento di dialogo e di confronto. Un plauso davvero a “La casa del vento” per questo tipo di organizzazioni, purtroppo, poco frequenti nel nostro territorio. Un momento di vera cultura e speriamo si organizzino sempre più spesso manifestazioni di questo tipo.
Articolo di Pina Abate – Foto di Roberto Pilot
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