Cronaca
MESSINA. BIRRA TRISCELE, STOP DELLA PRODUZIONE E LICENZIAMENTO DI TUTTI I LAVORATORI
La comunicazione della notizia ha portato alla dichiarazione dello stato di agitazione e all’avvio di un dialogo risolutivo.
Nuova doccia fredda per la città di Messina. La famiglia Faranda, proprietaria della Triscele, ex Birra Messina, dopo un periodo di difficoltà produttiva, avrebbe sospeso qualunque attività produttiva ed annunciato il licenziamento di tutti i lavoratori, 42 unità di personale. Lo annunica la Cgil di Messina al termine di un incontro con l’azienda.
TRISCELE. FARANDA: SIAMO IN CRISI, ANCORA NESSUNA DECISIONE
Dopo la comunicazione della Cgil in merito ad una paventata chiusura del birrificio, arriva la replica di Francesco Faranda.
Francesco Faranda, amministratore unico della Triscele Srl, replica alla Cgil e dice la sua in merito alla situazione attuale dell’azienda messinese, che rappresenta l’unico stabilimento di birra in tutta la Sicilia. Una dichiarazione che lascia una speranza ai lavoratori che vedono nuovamente lo spettro della perdita del posto di lavoro. Di seguito la dichiarazione integrale.
“In merito alle notizie apparse su diversi organi di stampa relativamente ad una paventata cessazione dell’attività aziendale ed alla messa in mobilità del personale in forza, riteniamo doveroso chiarire come tali affermazioni non rispecchino, in alcun modo, decisioni assunte dalla società.
Infatti pur non negando una situazione di difficoltà congiunturale, determinata da molteplici fattori ed avente reso necessario il ricorso ad un contratto di solidarietà (già conclusosi per il primo anno ed in attesa di approvazione da parte del Ministero per il secondo), possiamo soltanto affermare come, in realtà, risulti da tempo avviato soltanto un momento di confronto sereno e costruttivo con il sindacato.
TRISCELE (EX Birra Messina). LA SOCIETA’ CHIARISCE: SITUAZIONE DIFFICILE MA IN ATTO UN PIANO DI RIORGANIZZAZIONE AZIENDALE
“In merito alle notizie apparse su diversi organi di stampa relativamente ad una paventata cessazione dell’attività aziendale ed alla messa in mobilità del personale in forza, riteniamo doveroso chiarire come tali affermazioni non rispecchino, in alcun modo, decisioni assunte dalla società”. Così una nota di Francesco Faranda amministratore unico della società “Infatti pur non negando una situazione di difficoltà congiunturale, determinata da molteplici fattori ed avente reso necessario il ricorso ad un contratto di solidarietà (già conclusosi per il primo anno ed in attesa di approvazione da parte del Ministero per il secondo), possiamo soltanto affermare come, in realtà, risulti da tempo avviato soltanto un momento di confronto sereno e costruttivo con il sindacato. Indirizzato a valutare ed individuare, di concerto appunto con le parti sociali e nell’ambito di un indispensabile processo di riorganizzazione aziendale, tutti gli opportuni strumenti finalizzati ad una complessiva gestione sia della delicata situazione occupazionale, che del sostegno al reddito”
Tra i lavoratori comunque resta lo stato di agitazione. “La famiglia Faranda, proprietaria della Triscele, ex Birra Messina, – recita una nota del sindacato Flai Cgil – dopo un periodo di difficoltà produttiva, ha sospeso qualunque attività produttiva e ha annunciato il licenziamento dei tutti i lavoratori, 42 unità di personale. La comunicazione, fatta nel corso di un incontro aziendale con il segretario provinciale della Flai Cgil, Giovanni Mastroeni, e la RSU, ha portato alla dichiarazione dello stato di agitazione e all’avvio di iniziative volte a cercare possibili soluzioni: la richiesta all’Ufficio provinciale del lavoro di convocare l’?azienda per un incontro, e la comunicazione al Prefetto”.
“Dopo la lunga e travagliata vertenza con la Heineken, proprietaria della Birra Messina, che alla fine del 2006 aveva annunciato la volontà di chiudere lo stabilimento di Via Bonino, trasferire a Massafra la produzione e quindi licenziare tutte le maestranze locali, la famiglia Faranda, originariamente proprietaria sia degli stabilimenti che del marchio, si era proposta per riacquistare l’attività. Nell’ottobre del 2007 venne siglato l?accordo che scongiurò la chiusura dello storico stabilimento messinese e la perdita dei posti di lavoro, ma il marchio Birra Messina rimase di proprietà della Heineken che ha continuato a commercializzare birra con quel nome mentre i nuovi prodotti dello stabilimento messinese, la Birra del Sole e Patruni e Sutta, sotto il marchio Triscele, venivano lanciati con una forte campagna pubblicitaria.
A distanza di tre anni, secondo il sindacato, pur avendo incontrato le naturali difficoltà di affermazione dei nuovi prodotti e forse anche a causa della crisi del consumo della birra che nel corso dell’ultimo anno in Italia ha visto una contrazione pari a oltre il 7%, appare incomprensibile la scelta della proprietà che scarica tutte le difficoltà sul futuro dei lavoratori.
Attraverso l’incontro presso l’Ufficio del lavoro si vuole contrastare la decisione della proprietà e costruire una prospettiva di superamento della situazione di difficoltà senza che questo determini il blocco dell’attività produttiva o il licenziamento dei lavoratori, spiega Mastroeni, segretario generale della Flai Messina.
La Flai auspica che l’incontro possa avviare un confronto proficuo tra le parti che possa scongiurare il licenziamento dei lavoratori, che sono per altro in arretrato di diverse mensilità trovando un percorso alternativo alla via oggi prospettata dall’azienda che eviti l’esasperarsi della protesta che potrebbe assumere forme eclatanti”.
Venerdì 25 Marzo 2011
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