Spettacolo e Cultura
Studio inglese: Conservatori o Liberali, una questione di… Cervello
University College di Londra: La densità di materia grigia nella corteccia cingolata anteriore è maggiore nei liberali che tra i conservatori.
Dichiararsi e comportarsi da conservatori e liberali sembra proprio che sia un problema di testa,anzi di cervello: secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista Current Biology e condotto da ricercatori dell’istituto di neuroscienze cognitive dell’University College di Londra guidati da Ryota Kanaiad, ad essere diversa sarebbe l’anatomia stessa del cervello, non solo le sue funzioni.
I ricercatori hanno preso un gruppo di 90 studenti universitari londinesi (il 61% dei quali di sesso femminile) e hanno chiesto loro di rispondere a un questionario nel quale si doveva dare un’autovalutazione della propria idea politica secondo una scala di 5 valori che andavano da “molto conservatore” a “molto liberale”. I giovani sono poi stati sottoposti a risonanza magnetica strutturale per misurare la densità della materia grigia nelle diverse aree cerebrali. Ne è risultato che la densità di materia grigia nella corteccia cingolata anteriore (ACC), un’area legata fra l’altro al controllo dei conflitti fra impulsi contrastanti, è maggiore nei soggetti più liberali che in quelli più conservatori. Mentre la quantità di materia grigia presente nell’amigdala destra, un’area che da tempo si sa essere connessa con la paura, è maggiore nei soggetti conservatori che fra i liberali.
I conservatori infatti sono più sensibili ad espressioni facciali minacciose che non i liberali e che i liberali stessi, quando devono dirimere conflitti interni alla mente, hanno una maggiore attivazione della ACC rispetto ai conservatori. Quindi l’associazione riscontrata tra l’avere una certa area del cervello più grande e le inclinazioni politiche potrebbe riflettere i tratti cognitivi ed emotivi di un individuo, quegli stessi tratti che influenzano le sue inclinazioni politiche. Ad esempio, i risultati dello studio sono in accordo con l’ipotesi che l’orientamento politico sia associato ai processi di controllo della paura e dell’incertezza. Le persone con una grande amigdala sono più sensibili alla paura, quindi si potrebbe dire che sono anche più inclini a una visione conservatrice del mondo.
05 Giugno 2011
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