Politica
MIASI: PERCHE’ VOTERO’ SI AI REFERENDUM, RIFLETTENDO SULL’INEFFICIENZA DEI SERVIZI AL SUD
Caro Direttore, se deciderai di pubblicarle, come hai avuto, sino ad oggi, l’amabilità di fare, Ti invio alcune riflessioni sull’imminente referendum ed altro.
Anzitutto penso fermamente che il frutto più bello e prezioso della democrazia sia l’avere concesso, a tutti, di esprimere la nostra opinione , ora su chi vogliamo votare, siano esse persone o partito, ora sui quesiti referendari.
Delegare ad altri le decisioni rinunziando a votare, significa rinunziare ad un pezzo importante della nostra libertà di scelta e della democrazia che, non dimentichiamolo, si alimenta sopratutto con il voto.
Non vorrei che, rinunzia oggi rinunzia domani, a qualcuno venisse lo schiribizio di pensare: ma se facessi tutto io e abolissi il voto e la libertà ?.
Meglio votare come ognuno crede.
Io voterò tutti e quattro le schede SI.
Ovviamente qualsiasi altra, diversa, opinione va rispettata ed è assolutamente legittima.
Per quanto riguarda l’acqua voto si perché non voglio che un gestore privato stabilisca quanto deve costare un metro cubo di acqua, quando farla arrivare nei rubinetti e quando no.
Meglio la gestione pubblica anche se dobbiamo evitare a tutti i costi che avvenga come per gli ATO rifiuti che si sono trasformati in carrozzoni senza fondo.
Per quanto riguarda il nucleare voto si perchè non voglio che i miei figli e quelli che verranno dopo di me e di loro, possano trovarsi, anche in via di ipotesi, in un incubo tipo Chernobil o il Giappone di oggi.
Concentriamoci sulle energie alternative: pulite, non dannose e sono inesauribili.
Per quanto concerne il legittimo impedimento voto si perché la nostra costituzione prevede che siamo tutti uguali dinnanzi alla legge e che abbiamo tutti, nessuno escluso, gli spessi diritti e gli stessi doveri.
Mi pare che basti ed avanzi.
Una altra riflessione, che non ha nulla a che vedere con i referendum, desidero farla come cittadino comune che utilizza i mezzi pubblici.
Mi muovo spesso sopratutto con i treni e in seconda classe.
Oggi dovevo accompagnare un familiare a prendere il treno per Milano.
Scopro che per Milano vi è un solo treno al giorno ad orari non facili.
Chi vuole recarsi a Milano deve fare tappa a Roma e da li prendere un altro treno.
Non parlo dei traghetti delle FF.SS.: orari quasi mai rispettati, partenza della nave uno ogni paio di ore quando va bene, sicchè, come è successo oggi a me, per prendere il treno per Roma che partiva da Villa alle 16.52 son dovuto partire da Roccalumera alle 13.00 in punto.
Ho appurato, una volta di più, che l’Italia è drammaticamente divisa in due; da Roma in su e da Roma in giù.
Le Ferrovie dello Stato hanno praticamente completato il processo di allontanamento dalla Sicilia: ancora qualche anno e tutti i treni partiranno da Villa S. Giovanni con buona pace di noi isolani.
Le stazioni dei traghetti, specie quella di Villa San Giovanni, sono ridotte a poco più di un letamaio, scale mobili ridotte a ferraglie e chiuse da tempo immemorabile, cartelli indicatori degli orari mancanti del tutto se non divelti: insomma una situazione di squallore generale.
Sono convinto, però, che lo squallore maggiore lo presenti la nostra deputazione nazionale e regionale al netto delle debite eccezioni.
Ciascuno di questi onorevoli, o pseudo tali, guadagna, più o meno, 20.000,00 euro al mese, viaggiano rigorosamente in aereo, hanno gli autisti che li attendono a destinazione e se ne infischiano dei comuni cittadini, come me e come Voi, verso i quali non hanno neanche l’ipocrisia di mostrare, anche per facciata, un qualche interessamento.
Si considerano la casta eletta: invece, credete a me, sono degli ingordi arrivisti che meriterebbero di essere cacciati a pedate.
Occorre che venga varata al più presto una riforma elettorale di modo che ciascuno di noi torni a votare la persona che gli da maggiore affidamento e non come succede oggi, i camerieri dei capi partito.
La democrazia è bella ed il voto è la nostra unica arma.
Approfittiamone e votiamo giusto e scusate lo sfogo.
Cordiali saluti.
Gianni MIASI – Sindaco di Roccalumera
–
COMMENTO: Caro Sindaco, quella che abbiamo appena letto è la riflessione che ognununo di noi potrebbe e dovrebbe (a mio avviso) fare. Al riguardo dei quattro quesiti dell’imminente rerendum l’unica preoccupazione è che non si raggiunga (per qualsiasi motivo od ostruzionismo interessato di certa politica) il quorum – che lo ricordiamo è il 50% degli aventi diritto più uno – è – in ogni occasione – fondamentale che la gente eserciti con forza questo diritto di Democrazia e di libertà che è il voto.
Parlando invece di inefficienza al Sud… di Ferrovie nello specifico (dagli orari sempre più assurdi alle stesse stazioni-immondezzaio e perfino alle carrozze degne solo della demolizione, al sud non solo non si sono fatti passi in avanti negli ultimi vent’annni, ma si è regredito e non di poco. Cosa fare? Bella domanda. Bisognerebbe avere una classe dirigente libera da lacci e lacciuoli da un sistema ormai corrotto. Bisognerebbe che, a governare fossero veramente i cittadini onesti attraverso i propri rappresentanti e non il contrario.
Giovanni Bonarrigo – Responsabile di fogliodiSicilia.it
Invia un Commento