Politica
MIASI: RIFLESSIONE DOPO I RISULTATI DEI REFERENDUM: “Il Popolo ha deciso: l’Italia s’è desta”
Caro Direttore, Ti chiedo ospitalità per potere esprimere, naturalmente se vuoi, una opinione sui referendum appena conclusisi.
Si stanno conteggiando gli ultimi risultati ( 200 sezioni su oltre 62.000 già scrutinate) e i numeri che emergono sono impressionanti e danno la sensazione che sia accaduto qualcosa di straordinario che di solito accade nei grandi sconvolgimenti.
Per la prima volta dopo anni di anestesia, nell’assenza di una incisiva forza di opposizione, gli italiani come me, come Te e come tanti milioni di più o meno anonimi cittadini, hanno deciso di fare sentire la propria voce.
Sono emozionato perché è come se avessero parlato, per come in effetti è avvenuto, gli italiani e solo loro senza etichette di partito o identificazioni interessate.
Certo il governo ne esce con le ossa frantumate e si può dire che, praticamente, è finito.
Ma, ripeto, il vincitore è il popolo che ha detto di non essere più disposto ad essere preso in giro, di dovere assistere alla esibizione di “escort” ( le prostitute, oggi, si chiamano così; fa più fine) che non credono più, anzi hanno vero fastidio dinnanzi alla ostentazione sfacciata di ricchezza laddove tutti tiriamo la cinghia.
Abbiamo aperto gli occhi e siamo scesi con i piedi per terra.
Difficile che il pifferaio magico, oggi Berlusconi, domani un altro, ci prenda impunemente in giro: d’ora in avanti vorremo fatti concreti e meno chiacchiere.
L’acqua sarà pubblica e non mi stanco di ripetere che è cosa buona ma stiamo attenti a non sbracarci e a creare mostri e centri di spesa incontrollati, il nucleare lo abbiamo mandato in soffitta e non stiamo a sentire i vedovi dell’atomo: ci sono tante fonti alternative che garantiscono quanto e meglio del nucleare ( vento, sole, acqua,plasma etc.) puntiamo su tali energie e guardiamo il futuro con fiducia; il legittimo impedimento, odiosa legge ad personam, è stato cancellato.
Siamo finalmente tutti uguali dinnanzi alla legge: questa deve essere la regola generale: se poi, per alcuni tipi di reato, ma non certo per i rapporti a pagamento con minorenni, o per reati finanziari, si deve fare una eccezione, questa rappresenti l’eccezione e non la regola.
Mentre scrivo sento, in sottofondo, le voci di coloro che, pur essendo politicamente cadaveri, si ostinano e minimizzare e a disconoscere la verità,
Contenti loro…
Ripeto abbiamo vinto noi e ha perso l’arroganza: a me che sono stato, e sono nel mio cuore socialista, la giornata di oggi mi ricorda tanto il tramonto di Craxi che, in occasione di un referendum, voleva mandare al mare gli italiani e invece gli italiani con il loro voto mandarono lui a casa.
Chi vuole intendere intenda.
Cordiali saluti.
Gianni MIASI SINDACO DI ROCCALUMERA
13 Giugno 2011
ARTICOLO CORRELATO: MIASI: PERCHE’ VOTERO’ SI AI REFERENDUM, RIFLETTENDO SULL’INEFFICIENZA DEI SERVIZI AL SUD
–
…IL COMMENTO: Caro avv. Miasi, sebbene conoscendo la Sua pluridecennale esperienza politica, nel rispetto delle cariche istituzionali che la sua erudita persona ha ricoperto e con merito negli anni, Le devo dare parzialmente torto su quanto afferma. Lei dice che l’Italia s’è desta. Innanzitutto pensiamo alla nostra Sicilia, anzi meglio, alla nostra Messina… la quale NON ha raggiunto il fondamentale quorum. Il perchè sarà Lei a dirmelo, spero.
Il nucleare, lo abbiamo mandato in soffitta? La legge recita che dopo lo stop decretato da referendum sono cinque gli anni di pausa… e non è detto che chi ci governa non riesca a raggirare anche il volere sovrano del popolo. Effettivamente, molta della Energia necessaria alla nostra penisola si può produrre attraverso le cosidette “fonti alternative”, vedi fotovoltaico, solare, eolico, ecc. ecc., ma i giochi per il Si o per il No, lo ben meglio di me, si fanno nei palazzi che contano.
L’acqua pubblica, un passo in avanti si è fatto, appunto, con il referendum, ma se l’intenzione di certe alte sfere era di privatizzare, significa che che trattasi di vera e propria “gallina dalle uova d’oro”. Non dimentichiamo che proprio l’abbandono di talune condotte da adito a speculazioni mafiose attraverso le quali già tanta gente compra l’acqua dalle autobotti. E non parliamelle isole, per le quali ci ha dato un barlume di conoscenza il film di Massimo Troisi.
Il leggittimo impedimento. Perfino il sottoscritto ha ormai capito che, il potere della politica può agire in deroga persino alla sana Legge. Può attentare persino alla Carta Fondamentale dello Stato Italiano “la Costituzione della Repubblica”, in nome di una riforma della… Giustizia. No caro Sindaco Miasi, mi sembra che persino acutissimi lupi della politica di Roma abbiano sottovalutato -e di molto- in questi anni il Potere di un singolo imprenditore, re della Comunicazione mediatica e finanziatore di remunerattissimi “Yes men” a vari livelli e su varie zone. Non sarà quindi facile come Lei e molti di noi sperano. Certo, il popolo italiano, e con esso quello siciliano che “tira la cinghia”, saprà lottare ancora una volta per risollevare la testa. Ma attenzione, la galleria buia e lunga da percorrere e la luce ancora lontana.
Giovanni Bonarrigo
Invia un Commento