Politica
LA CONSULTA DECRETA UNA PARZIALE BOCCIATURA AL “LEGITTIMO IMPEDIMENTO”
Parziale bocciatura della legge sul legittimo impedimento da parte della Corte costituzionale (12 sì e 3 no), che rimanda ai giudici la valutazione sui casi sollevati dagli interessati nel corso dei processi. Inoltre la Corte costituzionale ha bocciato la certificazione di Palazzo Chigi sugli impegni del presidente del Consiglio. In dettaglio, la Consulta ha giudicato illegittimo, per violazione degli articoli 3 e 138 della Costituzione, l’articolo 1 comma 4 della Legge sul legittimo impedimento in merito all’ipotesi di impedimento continuativo e attestato dalla presidenza del Consiglio dei ministri.
Illegittimo, secondo i giudici della Consulta, anche l’articolo 1 comma 3, nella parte in cui non prevede che il giudice valuti in concreto, a norma dell’articolo 420-ter, comma 1, del codice di procedura penale, l’impedimento. Per la Consulta, non sono fondate le questioni di legittimità costituzionale relative all’articolo 1, comma 1, “in quanto tale disposizione venga interpretata in conformità con l’articolo 420-ter comma 1 del codice di procedura penale”. Inammissibili, infine, per i giudici costituzionali, le ulteriori questioni di legittimità costituzionale relative all’articolo 1, commi 2, 5 e 6 e all’articolo 2 della legge.
“La legge nel suo impianto generale è stata riconosciuta valida – dichiarano gli avvocati del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, Niccolò Ghedini e Piero Longo – ma la Corte costituzionale sembra avere equivocato la natura e la effettiva portata di una norma posta a maggior tutela del diritto di difesa e soprattutto della possibilità di esercitare serenamente l’attività di governo. Comunque le sentenze della Corte debbono essere ovviamente rispettate e sarà possibile comprenderne la reale portata nella pratica attuazione soltanto dopo aver letto la motivazione”.
Venerdì 14 Gennaio 2011
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