Cronaca
CIMITERO DELLA MAFIA MAZZARRA’. TROVATO QUARTO CADAVERE
Il ritrovamento è avvenuto nella tarda mattinata di ieri, nella zona del torrente Mazzarrà, dove gli inquirenti continueranno le ricerche.
Nella tarda mattinata di ieri, nell’ormai certo cimitero della mafia barcellonese, sono stati rinvenuti i resti di un quarto cadavere che saranno inviati al reparto scientifico dei Ris per avere la certezza dell’identità dei resti umani ritrovati. Si continua, quindi a scavare per ritrovare altri cadaveri che una fonte confidenziale del clan dei “Mazzarroti” ha indicato agli inquirenti.
Al momento c’è soltanto la certezza dell’identità di due Adesso c’è la certezza dei due dei quattro resti umani rtovati nel cimitero della mafia di Mazzarrà Sant’Andrea: Natale Perdichizzi, scomparso il 23 Luglio 1997 e Antonino Ballarino del quale non si aveva più notizia dal 23 Marzo 1993. Rimane ancora da identificare il terzo cadavere e si continua a scavare nel comprensorio dell’omonimo torrente.
Gli inquirenti sono certi che altri cadaveri potranno essere rinvenuti, in quello che è il cimitero del clan barcellonese che ha spadroneggiato in tutta la zona negli ultimi 20 anni. Si cercano ancora i resti umani del 50enne Alberto Smecca, scomparso il 9 Aprile del 1992 e dell’allora 19enne Alessandro Maio di cui si sono perse le tracce il 15 Febbraio del 1993. Uno dei due potrebbe essere già stato trovato, ma si attende l’ufficialità dei dati scientifici.
Gli scavi si stanno effettuando lungo il greto del torrente e nelle zone circostanti il paese tirrenico della zona del Barcellonese. Ormai vi è, quindi la certezza che le cosche locali hanno utilizzato quei luoghi per seppellire, facendoli sparire nel nulla, coloro i quali si erano macchiati di “sgarri” indelebili e, pertanto, veniva decretata la loro condanna a morte.
Dal giorno dell’Epifania, vigili del fuoco, coadiuvati dai militari dell’Arma, scandagliano la zona per cercare altri cadaveri, la cui scomparsa è stata denunciata dai familiari, i quali, pur avendo la certezza che non potranno mai più abbracciare i loro cari, sperano quantomeno di dargli una degna sepoltura.
Si cercherà ancora, quindi, per poi far repertare i resti umani dai Ris e, successivamente, eseguire l’esame del dna per avere l’assoluta certezza sull’identità dei cadaveri ritrovati. Si presume manchino all’appello almeno altre quattro persone sparite tutte negli anni ’90. Ed è singolare che questa sorta di sacrario della mafia sia stato rinvenuto in una delle zone dove il clan dei Mazzarroti ha costruito la sua fortuna con l’estrazione di inerti, in barba a qualsiasi rispetto ambientale, devastando e deturpando tutta la zona, per eseguire importanti opere edili, anche pubbliche.
Mercoledì 19 Gennaio 2011
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