Storie di Sicilia
Il “PALAZZOTTO STERI” a Sciglio, contrada storica del Comune di Roccalumera
ROCCALUMERA – A Sciglio, che, ancor oggi, ha l’aspetto del piccolo borgo feudale del passato… -(gli è che, infatti, rispecchia, del tutto, il significato etimologico del suo nome: Sciglio, non per niente, deriva da collana, da collare: collana non chiusa)-, all’inizio della Via San Cosimo, stretta e torta viuzza, come un budello, sorge l’ottocentesco e signorile “Palazzotto Steri”. Palazzo, ormai, faro di civiltà, di cultura e di progresso; e, altresì, santuario della storia del paese di Roccalumera.
Nella grande e maestosa sala, pur nella sua semplicità architettonica di tipo benedettino, del predetto palazzo, di quando in quando, si commemorano persone che hanno onorato Roccalumera. Precedentemente, nelle giornate del nostro riscatto, su un balcone di questo austero palazzo, sventolava il glorioso Tricolore; e… palpitava al vento, riunendo gli aneliti e i palpiti d’amore di tutti i cuori italiani, in un esultante inno di gioia. E, anche, nelle feste nazionali, garriva, con il vento, la bandiera del regno, che univa, moralmente e sentimentalmente, questa piccola e vecchia contrada all’Italia tutta e alla Patria. E il merito?…il merito va, unicamente ed esclusivamente, ascritto a lode dell’avvocato roccalumerese Matteo Steri, anfitrione e mecenate senza uguali, che, nelle sue disinteressate, e a sue spese, pubblicazioni (gli “ Opuscoli Roccalumeresi “), ricorda persone, che hanno dato lustro al paese di Roccalumera. ”Realizzazione insolita”, come scrive il chiarissimo professore Rino Battistini di Bologna, ”per un privato e in un’epoca come l’odierna, così scarsa di mecenati per imprese di valore storico e spirituale “.
…e, finòra, sono ottanta i saggi pubblicati! E, pubblicati, solo per amore; per amore verso il paese che gli diede i natali. Ad maiora! Colendissimo avvocato.
A Sciglio, siamo ritornati ai tempi dei mecenati. L’illustre avvocato Steri, infatti, è un munifico protettore delle arti e degli artisti; ed è, altresì, un generoso editore mecenate. E Roccalumera, grazie agli “Opuscoli Roccalumeresi “, editi a Sciglio dall’Archivio Concetto Marchesi, è, a questo punto, anche un centro di cultura e di arte, alla stregua di una piccola corte signorile e principesca del Quattrocento e del Cinquecento.
E volo sulle ali del pensiero: e “nel pensier mi fingo“ nobili figure di mecenati, che, a piene mani, profondevano enormi ricchezze in favore dell’arte e della cultura. E, or,” mi sovvien “! … la bellissima e gentilissima Isabella d’Este e i Gonzaga di Mantova; gli Estensi di Ferrara, che si gloria della triade dei poeti Boiardo, Ariosto, e Torquato Tasso, il poeta di Sorrento, il cantore di Goffredo”… ‘l Capitano, che ‘l gran sepolcro liberò di Cristo “;
i Montefeltro di Urbino; i Medici di Firenze (… e Cosimo Il Vecchio, che fece diventare Firenze il magnifico centro della cultura e dell’arte:.. Firenze, l’Atene d’Italia ); gli Aragonesi di Napoli ; … e, quanto prima, anche gli Steri di Sciglio-Roccalumera.
Don Angelo Cascio
COMMEMORAZIONE DI ANSELMO CRISAFULLI
Nella contrada Sciglio di Roccalumera, e nel “Palazzotto Steri”, nella terza decade del mese di settembre dell’anno preterito, è stato dato, nella ricorrenza del primo centenario della sua nascita, un ampio e generoso tributo di lodi al grande giurista Anselmo Crisafulli, illustre figlio di questa terra; di Sciglio, in cui nacque, e, dove, anche, trascorse la sua serena infanzia e la sua adolescenza. Anselmo Crisafulli, nobile avvocato, autore di un centinaio di libri giuridici, sommo giurista, professore per chiara fama, ha onorato Roccalumera, il paese che gli diede i natali; Messina, città meravigliosa, nobile ed esemplare, adagiata sul Bosforo d’Italia, e che si specchia “nell’onde del greco mar “: il mare di Ulisse, il mare delle sirene, il mare di Scilla e Cariddi; e l’Italia tutta.
E i giorni della commemorazione di Anselmo Crisafulli furono giornate di intensa commozione e di calore umano.Quanti e quanti: – mi ricordo… Anselmo era un ragazzino vispo e simpatico…, Anselmo aveva sei anni e tanti giorni…, Anselmo frequentava la scuola dei Salesiani a Messina … era il primo della classe… – .
Ricordi che facevano sentire l’aroma più puro della nostra fanciullezza e della nostra giovinezza, come
“suono di chiesa, suono di chiostro,
suono di casa, suono di culla,
suono di mamma, suono del nostro dolce e passato pianger di nulla“ .
E quanto affetto ha dimostrato la nobile prosapia dei Crisafulli al figlio del famoso, e in Italia e all’estero, avvocato Anselmo! E precisamente al professor Furio, persona colta, buona e dabbene; e che, per ingegno, somiglia al padre. La nobile figura del Crisafulli, e come giurista, e come grande avvocato penalista, e giornalista, è stata messa in piena luce dall’avvocato roccalumerese Matteo Steri, nella sua prolusione alla presentazione della sua monumentale opera,dal titolo: ” Anselmo Crisafulli da Sciglio a Segreti di Stato “. E anche il figlio Furio, commosso fino al pianto, ha ricordato, e benissimo, alcuni episodi della vita del suo celebre genitore.
A Sciglio, nell’accogliente e confortevole palazzotto Steri, le giornate destinate a commemorare il centenario crisafulliano sono state pregne di pathos, di commozioni profonde, di sacre e dolci rimembranze, di mille affettuosità, di amore della Patria, di giustificabile e giustificato campanilismo, di palpitante orgoglio e di prestigio, ”onde cotanto crebbe il nome di Roccalumera”.
E il merito?… il merito va, unicamente, ascritto a lode dell’avvocato roccalumerese Matteo Steri, anfitrione e mecenate senza uguali, che, nelle sue disinteressate pubblicazioni (gli “Opuscoli Roccalumeresi “), ricorda persone, che hanno dato lustro al paese di Roccalumera.
E, così,
“non fia ch’Anselmo Crisafulli aggravi al fondo
chi fa de le memorie avare prede “ ;
e, proprio, grazie agli “Opuscoli Roccalumeresi”, nuovamente di Anselmo
“ suoni e risplenda la sua fama antica,
fatta da gli anni omai tacita e nera “.
Don Angelo Cascio
– 07 Febbraio 2011 –
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