Furci Siculo
FURCI SICULO. “OASI S.ANTONIO”: IL PROGETTO DI PADRE DONSI’ E’ STATO STRAVOLTO
FURCI SICULO – L’Assemblea dei soci dell’Associazione OASI S.Antonio si è riunita per la prima volta, da quando è titolare della parrocchia Maria SS. del Rosario mons. Giò Tavilla. In occasione di tale assemblea, il rev. Tavilla ha diramato un comunicato, dal quale stralciiamo alcune frasi salienti:
“ Riprende con nuovo slancio l’attività dell’Associazione Oasi S. Antonio. In prossimità del compimento del primo anno del mio insediamento a parroco di Furci e Grotte-Calcare sono lieto di vedere raggiunto un ulteriore importante momento per la vita della comunità furcese tutta. La grande opera fondata da don Francesco Donsì, l’Oasi, è da sempre nel cuore di ogni fedele e cittadino di Furci. L’Associazione, intima espressione della carità della parrocchia specificamente rivolta agli anziani e a fasce più deboli della società, tra i suoi imprescindibili doveri, riprende il suo cammino tutelando, custodendo e trasmettendo nel tempo l’ideale che rende grande la nostra struttura ecclesiale dell’Oasi, continuando a vivere la passione per la Casa con la sua presenza e il servizio a cui è chiamata”.
Questo il messaggio di mons. Tavilla. Una sola considerazione da parte nostra. Il mattone su mattone di padre Donsì non ha sortito i frutti sperati, cioè non è stata rispettata la sua volontà. E questo è molto grave. Perché padre Donsì, più volte da noi intervistato, ha sempre ribadito che la casa di riposo che doveva nascere era destinata prevalentemente agli anziani di Furci. Con o senza soldi. Bastava la pensione, comunque. La Cooperativa che ha preso in gestione l’Oasi S.Antonio ha stravolto tutto. Per usufruire dei locali bisogna pagare, e bene. La pensione dei pescatori o di altri anziani di Furci non basta, bisogna integrarla, e se non ci sono soldi il ricovero non avviene.
Secondo quanto ci sembra di intendere, le logiche di marketing economico imprenditoriale della Cooperativa “Comunità e Servizio”, sono lontane dallo spirito di accoglienza e occupazione dettato dal compianto Padre Donsì. C’è chi ricorda che il prete che per oltre 40 anni ha gestito la parrocchia e la vicina Casa di Riposo (quand’era in piazza S.Cuore) spesso ospitava anche anziani (di Furci) che non avevano disponibilità economica. Quella si che era una missione.
Adesso, grazie alla poderosa eppur pacata opera di Mons. Giò Tavilla, l’Associazione si propone di riattivare il progetto originale di padre Donsì, affinché gli anziani di Furci, che vivono da soli, che vivono con una modesta pensione, che stanno male, possano trovare ospitalità all’Oasi S.Antonio.
Attualmente, come padre Giò stesso ha scritto ed affermato, “l’Oasi, non è più risorsa per il territorio furcese, ma solo per la Cooperativa che la gestisce”. Parole forti, ma che danno bene il senso di quanto le strade della CARITA’ sia spesso distanti da quelle del BUSINESS. L’augurio a tutti gli uomini di buona volontà (compresi coloro che a quanto pare, già nell’ormai lontano 2008, per aver affermato identiche argomentazioni si sono visti diffidare da un avvocato) è che sia la Legge di Dio a trionfare. Sempre!
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