Spettacolo e Cultura
CARLO BARBERA A ROCCALUMERA: Grande successo per “La Buona Novella”
Solitamente affido ad altri la recenzione dei miei lavori, ma stavolta ho preferito occuparmene personalmente con questo messaggio rivolto a tutti quelli che c’erano ed anche a quelli che non erano presenti.
Quando uno spettacolo riesce ad avere un tale successo da attirare duecento persone, in silenzio, che ascoltano e alla fine ti sommergono di applausi, baci e strette di mano, allora è segno che veramente il duro lavoro di questi ultimi anni comincia a dare qualche frutto. Mi si potrebbe ribattere che lo spettacolo era gratuito. A maggior ragione insisto nel dire che in tal caso il pubblico arriva, guarda, si siede, si alza, entra, esce, insomma si distrae e soprattutto non viene con un’ora di anticipo per prendersi il posto. La gente invece è rimasta seduta in silenzio fino alla fine ad ascoltare La Buona Novella, che non è una commedia brillante, ma un album di De Andrè, tratto dai Vangeli Apocrifi, di non facile ascolto e di non semplice comprensione.
E’ che ormai La Bottega deg li Attori, lottando coi denti, sta riuscendo a dimostrare che a teatro non si va solo per ridere, ma per assistere ad una proposta, che può piacere o no, ma deve essere culturalmente elevata, al di là se è comica o tragica o non è nè l’una nè l’altra.
Ieri sera non c’erano, come al solito, i PAPAVERI della cultura locale; i PROFESSORONI, PRESIDENTI D’ASSOCIAZIONI CULTURALI, CHE CREDONO DI ESSERE GLI UNICI A DETENERE IL MONOPOLIO DELLA CULTURA, CON I LORO CONVEGNI SONNOLENTI E ROMPISCATOLE; I GRANDI MUSICISTI, CHE IMPERVETSANO SUI PALCOSCENICI E NEI PUB DELLA RIVIERA; insomma c’era la gente, il pubblico, quelli che ti sostengono e ti sorreggono e ti danno la forza per andare avanti.
E quella è la parte delle persone che devo venire a teatro, perchè è per loro che noi lavoriamo. Ovviamente qualcuno degli addetti ai lavori era presente, ma preferisco non nominare nessuno per evitare di dimenticare qualcuno.C’erano soprattutto tanti giovani e tante persone di cultura, quelle che non sfila no da nessuna parte, ma che la cultura la vivono veramente.C’era il Sindaco Miasi, che ci ha sostenuti in quest’avventura e si è messo a disposiziobne per altre eventuali del tipo.C’era La Bottega degli Attori, che a titolo gratuito si è esibita davanti al pubblico.C’era Franco Parisi, che ha introdotto la serata. Insomma, grande soddisfazione per aver vinto una nuova sfida.L’appuntamento ora è a maggio con una nuova giullarata scritta da me, dal titolo “Malarazza” storia di omini e di scecchi, ovviamente dal tono totalmente diverso.
Carlo Barbera
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