Il resto della Sicilia
AUTOSTRADE SICILIANE, GERMANA’: SITUAZIONE INSOSTENIBILE
Il deputato messinese del Pdl ha chiesto un’audizione per coinvolgere i vertici dell’Anas, del CAS e i rappresentanti della Regione Sicilia.
“La morte percorre le autostrade siciliane, si insinua tra i meandri delle deviazioni e le buche disseminate in vari tratti delle carreggiate, e transita per buie gallerie”. E’ quanto afferma il deputato messinese del Pdl, Nino Germanà, in merito alla disastrosa situazione delle autostrade Siracusa-Gela, Messina-Catania e Messina-Palermo.
“E’ ormai insostenibile e intollerabile – attacca Germanà – che, di fronte ai progressi e alle conquiste tecnologiche, la Sicilia rimanga relegata ai margini dello sviluppo, scivolando inesorabilmente nel baratro dell’arretratezza e nel dedalo dell’inadeguatezza. Le grandi opere infrastrutturali sono il veicolo attraverso il quale è più facile conquistare un futuro che si fonda sulla sicurezza e sulla tutela dei cittadini che si sentono abbandonati in balia di un tragico destino di sinistri presagi, ed è indispensabile porre fine con fermezza a questa spirale di morte”.
Il parlamentare messinese analizza poi quella che è la genesi di un’anomalia, che inizia il 27 novembre 2000, una data “nefasta”, come la definisce Germanà, in cui viene stipulata una convenzione tra l’Anas ed il Consorzio per le Autostrade Siciliane che affida a quest’ultimo i compiti e le attività necessarie per il completamento delle tre autostrade sopraccitate, per un estensione di circa 298 km.
Da quel giorno, denuncia Germanà, “si è assistito ad un progressivo deterioramento che si è nutrito di sprechi e disinteresse e che, nel febbraio 2007, ha portato l’Ispettorato di Vigilanza Concessioni Autostradali dell’Anas, anche su sollecitazioni e continue pressioni del Sottoscritto, ad effettuare continue visite tecniche ispettive sulla rete gestita dal Concessionario, rilevando e contestando le gravi inadempienze in relazione agli obblighi convenzionali, in particolare nel settore degli investimenti, della manutenzione e del mantenimento della funzionalità dell’infrastruttura concessa”.
Le inadempienze del CAS, spiega il deputato del Pdl, hanno spinto l’Anas ad ingaggiare una battaglia senza fine, fino a quando il Decreto interministeriale del 5 luglio 2010, registrato alla Corte dei Conti il 4 novembre, ha disposto la decadenza della concessione assentita con la Convenzione sottoscritta tra l’Anas ed il CAS. Sembrava la svolta decisiva, ma così non è stato. “La battaglia ingaggiata dall’Anas – sottolinea Germanà – è costellata da corsi e ricorsi, e l’excursus giudiziario è un’odissea, una commedia dell’assurdo andata in scena in data 28 dicembre 2010 quando, il TAR Sicilia, Sezione Distaccata di Catania, ha disposto con decreto, ai sensi dell’art. 56 Codice Processo Amministrativo, la sospensione degli effetti del provvedimento di decadenza”.
“Esulando dagli aspetti puramente giuridici – prosegue il parlamentare – è bene evidenziare come il programma presentato dal CAS per l’anno 2011, costituito da un elenco di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, risulta essere una semplice “riproduzione” di quanto riportato nella classificazione convenzionale degli interventi di ordinaria manutenzione, riducendosi ad una sommaria descrizione degli interventi, non comprendente, tra l’altro, né la giustificazione delle scelte operate, né i criteri di valutazione dei costi degli stessi interventi, né la loro puntuale localizzazione, ed è quindi inverosimile che il programma, per di più in assenza di un cronoprogramma, possa essere attuato per l’intero importo previsto per l’anno 2011”.
Alla luce di tali considerazioni, Germanà ha avanzato una richiesta ufficiale, presso l’Ufficio di Presidenza dell’VIII Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati, di cui è membro, con l’intento di calendarizzare un’audizione che possa coinvolgere i vertici dell’Anas, del CAS e i rappresentanti della Regione Sicilia, in qualità di principale azionista del Consorzio commissariato, “al fine di instaurare un proficuo ed incisivo dialogo che abbia ad oggetto la “querelle giudiziaria”, i progetti di ammodernamento e il loro iter, la situazione relativa ai lavori di manutenzione, eventuali proposte e previsioni: un confronto grazie al quale – ha concluso il deputato messinese – si possa pervenire ad un’assennata e permanente intesa nell’interesse di tutti i siciliani esausti per una logorante situazione di stallo e pericolo”.
Mercoledì 16 Febbraio 2011
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