Il resto della Sicilia
OGGI il popolo dei No Ponte scenderà in piazza a Torre Faro
Alle 18 i manifestanti si ritroveranno a Torre Faro per dire no alla mega opera che collegherà le due sponde
Oggi è il giorno dei nopontisti che si troveranno a Torre Faro, nella zona delle trivelle, per dire no a quella che ritengono un’opera dannosa per tutta la Sicilia. I manifestanti ritengono che il governo Berlusconi riproponga ancora una volta una “grande beffa”, ma non usano parole dolci con Romano Prodi, reo, a loro dire di non aver chiuso la società Stretto di Messina Spa.
I contestatori della mega opera sostengono che Berlusconi, in un periodo di profonda e prolungata crisi, anche per l’attacco alle condizioni di vita dei lavoratori e le devastazioni ambientali del territorio, non possa riproporre la politica delle “grandi opere”, stornando soldi che potrebbero servire per lo sviluppo del Mezzogiorno ed in particolare della Sicilia.
Tornano in auge gli argomenti riguardo le infiltrazioni mafiose nella costruzione del ponte, che costituirebbe un forte impulso per i loschi affari di chi intenderebbe spartirsi un ricco piatto a carico dello Stato, socializzando le perdite e privatizzando i profitti.
IL COMMENTO di “ADDUSO”:
Quello che mi lascia allibito, poichè è sotto gli occhi di chi può vedere, è che la situazione economica generale di Messina e Provincia degenera ogni giorno che passa.
Non c’è alcuna prospettiva che arrivino più soldi come prima a tappare le falle socio-economiche che la nostra politica mafiosetta e la locale cultura di picciotti, continua a procurare.
Tutti gli economisti del mondo dicono che questa crisi non è come le altre, poiché ammesso che si facciano delle manovre economiche, si finirà solo con il potere pagare sempre e solo gli interessi, ma il debito pubblico rimarrà sempre lo stesso.
Quindi tutte le nostre tasse e bollette servono solo a pagare il debito oltre a mantenere tutti questi predoni che abbiamo in Politica, nelle Istituzioni, nella Burocrazia, nelle Società Pubbliche e miste, ecc.
Insomma, siamo all’amaro (la frutta l’abbiamo già fatta fuori), specialmente occupazionale, e tranne che farci trippare come le scimmie con gli spettacolini (così li chiama con compiaciuta alterigia un nostro assessore regionale) peraltro finanziati con le nostre tasse, non ci sanno proporre altro.
Ecco una manifestazione, si deve fare per questo a Messina e Provincia, prima che ad uno ad uno, finiamo sotto i ponti.
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