Cronaca
DALLA SICILIA A SAN GIOVANNI ROTONDO PER LA VEGLIA A SAN PIO
SAN GIOVANNI ROTONDO. Dalla riviera jonica la gita di cui abbiamo fatto parte (organizzata dallo scigliese Franco Campagna), ha raccolto fedeli e pellegrini di ogni età da Santa Teresa di Riva a Roccalumera, da Furci a Scaletta Zanclea fino a Messina città. Il 23 Settembre, Festa di San Pio da Pietrelcina, la folla oceanica che ha raggiunto la cittadina del Gargano, proveniva da ogni parte d’Italia anzi, senza esagerazione, da ogni parte del Mondo. Trasmessa dalla RAI, la Veglia di preghiera dell 22 nel piazzale antistante la nuovissima Chiesa a San Pio, (meravigliosa opera che porta la firma del grande Architetto Renzo Piano), vedeva la benedizione di migliaia di croci poi donate ai fedeli ed una intensa nottata di preghiera di lode.
Giovedì 23. Le sante messe della mattinata della Festa, culminavano con una celebrazione eucaristica che aveva luogo all’interno della nuova chiesa dlle ore 11:00 e che vedeva presenti alte cariche religiose ed istituzionali. Inoltre, rappresentanti di Guppi a San Pio, provenienti dall’Inghilterra, dalla Francia, Germania, Spagna e Polonia, hanno dato il loro saluto dall’altare.
CHI ERA SAN PIO: Come molti sapranno, il fraticello di Pietrelcina, figlio di poveri contadini, visse l’intera sua esistenza in umiltà e preghiera. Era solito celebrare messa di buon mattino (alle cinque), per poi dedicare l’intera giornata a confessare gli innumerevoli fedeli che provenivano da ogni dove. Anche quando vennero raccolti i tanti fondi per la “Casa sollievo della sofferenza” struttura ospedaliera che è tutt’oggi leader nel meridione d’Italia e non solo, il tanto denaro che confluì perche ciò potesse avvenire, mai modificò la semplicità e la povertà del Santo Frate minore.
Oggi, dopo la recente santificazione, alla quale è seguita la riesumazione delle spoglie mortali e conseguente esposizione ed infine trasposizione in nuovo loco, ci si trova (VEDI FOTO), a venerarlo in uno sfolgorante sarcofago d’argento a sua volta posto un una cripta dove l’oro ricopre tetto e pareti. Trasportando San Pio nel sotterraneo della nuovissima Chiesa, si è forse voluto omaggiare il Santo, trasformando le tante offerte in oro di questi anni in “opulenza” regale.
A detta di molti fedeli, però: Forse, nello spirito della cristianità più profonda, della quale Pio da Pietrelcina era figlio prediletto e discendente di un altro Francesco che fù quello di Assisi, sarebbe stato più consono e rispettoso del raccoglimento dello Spirito della Preghiera, lasciare lì dove erano quelle spoglie mortali di povero e semplice Servo di Dio e di Maria Santissima, al quale ognuno di noi è chiamato ad assomigliare in opere e Carità, piuttosto che sommergerle e mortificarle di una sfarzosità da “faraone”, he lo stesso Fra Pio avrebbe sicuramente aspramente condannato.
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