Politica
PALERMO. Il presidente Lombardo: “Necessaria una deroga per i 22.500 precari”
PALERMO – “I 22.500 precari dovrebbero essere cancellati e andare a casa perché si viola il patto di stabilità? Questo è impossibile. Pretendiamo, invece, una deroga, affinché questi lavoratori restino al proprio posto. Il nostro obiettivo è la stabilizzazione, ma destineremo il personale a mansioni e funzioni precise, impedendo ogni ipotesi di futuro precariato, così come abbiamo fatto bloccando le assunzioni fin dal nostro insediamento”. Il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, illustra la linea del governo regionale, nel corso dell’incontro convocato dall’assessore regionale della Famiglia, delle politiche sociali e del lavoro, Lino Leanza, sulla stabilizzazione di 22.500 lavoratori siciliani che si è svolto nell’Albergo delle Povere di Palermo.
“Intanto, dopo un anno – ha proseguito Lombardo – siamo ancora in attesa della firma al decreto per l’attribuzione dei fondi Fas. Da parte nostra siamo pronti ad anticipare queste somme con le risorse del bilancio regionale, ma pretendiamo certezze. Nel frattempo chiediamo che il disegno di legge sulla stabilizzazione venga inserito immediatamente all’ordine del giorno dei lavori dell’Ars, per discuterlo in aula già la prossima settimana”. “Forti del sostegno unanime da parte di Comuni e Province – ha concluso il governatore – con l’appoggio dei parlamentari di tutti i partiti, vogliamo inoltre aprire con il governo nazionale una vertenza generale che riguarda le finanze della Regione e degli enti locali siciliani i quali, nonostante gli sprechi vengano tagliati da ogni parte a cominciare dalla sanità, hanno situazioni economiche complicate”. Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore Leanza: “E’ impensabile che in Sicilia 22.500 persone vengano messe fuori dal processo produttivo dopo 22 anni. E’ macelleria sociale e il governo regionale non può consentire che ciò avvenga”. Leanza ha aggiunto che “il primo passo è approvare la legge sulla stabilizzazione che sta per essere esitata dalle competenti commissioni del Parlamento regionale. Quindi il problema va posto, con forza, al ministero dell’Economia con un tavolo permanente che veda in prima fila il governo regionale, i parlamentari, l’Anci, l’Unione delle Province affiancati dai sindacati e dai movimenti dei lavoratori. Ma la questione va posta come priorità soprattutto in conferenza Stato-Regioni dove si discuterà della manovra finanziaria nazionale”. Domani intanto il popolo dei precari sbarcherà a Palermo per una imponente manifestazione che si concluderà nella piazza in cui è ubicata la sede della presidenza della Regione.
O4 Giugno 2010
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