Politica Roccalumera
ROCCALUMERA. DUE LETTERE DEL SINDACO ALLE ISTITUZIONI NAZIONALI
Preg.mi Signori
On. Silvio BERLUSCONI
Presidente del Consiglio dei Ministri
Palazzo Chigi
ROMA
Dott. Gianni LETTA
Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio
Palazzo Chigi
ROMA
On. Raffaele LOMBARDO
Presidente della Regione Siciliana
Palazzo d’Orleans
PALERMO
Dott. Francesco ALECCI
Prefetto di Messina
Dott. Guido BERTOLASO
Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio
Responsabile Nazionale della
Protezione Civile
Palazzo Chigi ROMA
Dott. Pietro LO MONACO
Responsabile Regionale della
Protezione Civile
Via Abela 4
PALERMO
Gentili Autorità,
compiego, in allegato, copia della lettera inviata alle SS.LL. dagli imprenditori di Roccalumera che hanno prestato la loro opera in occasione della alluvione del 2009 e, prima ancora, in quella dell’anno 2007.
Senza enfatizzare posso serenamente affermare che la carneficina verificatasi a Scaletta Zanclea, Itala e Giampilieri nell’ottobre 2009, ed i danni immani alle strutture pubbliche e private, sono stati evitati grazie al tempestivo intervento degli imprenditori e, forse, alla lungimiranza di questi amministratori che, prevedendo il pericolo, hanno deciso,prima che scoppiasse il finimondo, di effettuare gli interventi di messa in sicurezza dei torrenti principalmente .
Quel che importa agli imprenditori è che il loro lavoro venga pagato senza indugio soprattutto nella considerazione che si tratta di piccole imprese dai bilanci affatto floridi e per le quali un credito di 40.000,00- 50.000,00= euro rappresenta il confine tra la sopravvivenza ed il fallimento.
Quello che per me è vitale, oltre ad adempiere ad una obbligazione contratta come capo della protezione civile comunale ed in difesa della pubblica e privata incolumità, è che, se per malaugurata e disgraziata ipotesi dovesse ripetersi una qualche emergenza, di qualsiasi natura, non vorrei trovarmi di fronte al diniego,per certi versi se non legittimo sicuramente comprensibile, degli imprenditori .
Quel che ritengo importante, per tutti, è che se lo Stato, in questo caso rappresentato da un Sindaco, ci mette la faccia chiamando nottetempo gli imprenditori ad un servizio di protezione civile,mantenga gli impegni assunti onorandoli pena la perdita di credibilità.
L’ammontare dei lavori eseguiti dalle imprese è pari a poco meno di € 500.000,00=( euro cinquecentomila/00) ed i lavori sono stati preceduti da ordinanze e seguiti puntualmente dall’ufficio tecnico che ne certifica la puntuale e buona esecuzione.
Confido che la presente verrà riscontrata, in ogni caso, di modo che una questione, non eccessivamente impegnativa dal punto di vista finanziario, venga risolta positivamente.
Nell’attesa porgo cordiali saluti.
IL SINDACO ( Avv. Giovanni MIASI)
CON QUESTA LETTERA, INVECE, MIASI HA CHIESTO CHE A LAVORARE AL PONTE DI MESSINA SIA PERSONALE DELLA NOSTRA ZONA
Al Sig. Presidente della Regione Siciliana On. Raffaele LOMBARDO
Al sig. PREFETTO di Messina dott. Francesco ALECCI
All’Assessore Regionale al Lavoro ed alla Formazione on. Luigi GENTILE
All’Assessore Regionale ai Lavori Pubblici on. Nino BENINATI
Al Presidente della Provincia Regionale di Messina on. Giovanni RICEVUTO
Al Sindaco della Città di Messina on. Giuseppe BUZZANCA
Dott. Pietro CIUCCI Amministratore delegato Società ponte sullo stretto
Spett.le IMPREGILO s.p.a.
Ai Deputati e Senatori della Provincia di Messina
Ai Deputati regionali della Provincia di Messina
Alle Organizzazioni Sindacali
Ai Sindaci dei Comuni della Provincia di Messina
Al Presidente di ANCI SICILIA On. Diego CAMMARATA
Sig. Presidente della Giunta Regionale, sig. Prefetto di Messina, signori Assessori Regionali, sig. Presidente della Provincia Regionale, Signori Deputati nazionali e regionali, signori Senatori,Sig. Presidente di ANCI SICILIA, signori Sindacalisti, colleghi Sindaci, sig. Amministratore delegato della società Ponte sulla Stretto, Spett.le IMPREGILO ,
desidero sottoporre alla Vs. attenzione un argomento che, se affrontato per tempo e con unità di indirizzo, potrà rappresentare una concreta occasione di sviluppo per la nostra provincia.
Come ben sapete il C.I.PE., nella seduta del 15 luglio u.s., ha approvato l’allegato infrastrutture al DPEF 2010 – 2014 nel quale ampia attenzione viene dedicata al Ponte sullo Stretto ed alle risorse che in una prima fase vi saranno allocata ( 1,3 miliardi di euro).
E’ del 24.7.2009 la dichiarazione congiunta dei ministri TREMONTI e MATTEOLI che la norma inserita nel maxiemendamento al decreto anticrisi consente di velocizzare le procedure e prevede, inoltre, la nomina di un commissario che approverà tutti gli atti necessari in modo da consentire la ripresa delle attività e l’inizio dei lavori.
Se le previsione saranno rispettate i cantieri, non solo delle opere propedeutiche, verranno aperti già nel 2010.
Nello specifico mi riferisco alla dichiarazioni del dott. Pietro CIUCCI, Amministratore delegato della Società Ponte sullo Stretto ,circa la concreta possibilità che al Ponte medesimo lavorino, complessivamente, 40.000 unità ripartite , in parti uguali, tra la sponda messinese e quella calabrese.
Il rischio concreto che intravedo è che la società vincitrice dell’appalto, in mancanza di personale specializzato nella nostra provincia possa rivolgersi ad altri territori per reperire la manodopera ( in gran parte specializzata) necessaria
Sarebbe, in questo caso, l’ennesima , rovinosa , sconfitta di una classe dirigente non in grado di approfittare della straordinaria possibilità di cambiare, in positivo, le sorti della nostra provincia dal punto di vista occupazionale.
A mio avviso occorre muoversi in fretta e bene ponendo, a livello istituzionale regionale e nazionale, la “questione Messina ed il Ponte” legando la realizzazione dell’opera allo sviluppo occupazionale.
Quando la costruzione del Ponte partirà sarà troppo tardi per porre, in concreto, le questioni e, ancora una volta.,saremmo i destinatari passivi di decisioni prese altrove e che non ci vedono, neanche quando si parla del nostro territorio, attori e protagonisti.
Ritengo che sia necessario, anzi indispensabile, costituire, DA SUBITO, un tavolo tecnico politico al quale invitare :
a) IMPREGILO : tale società dovrà dire ,in modo chiaro e con sufficiente anticipo, quali e quante figure professionali, specializzate e no, saranno impiegate nella costruzione del ponte,
b) LA SOCIETA’ PONTE SULLO STRETTO: dovrà confermare, come sembra dalle dichiarazioni del dott. CIUCCI, se condivide la scelta di dare priorità alla manodopera siciliana e messinese in particolare,
c) GLI ASSESSORI REGIONALI ALLA FORMAZIONE ED AI LAVORI PUBBLICI: il primo per dirci se intende destinare, a valere sulle misure del POR 2007-2013 risorse significative per la formazione del personale necessario alla realizzazione del ponte, il secondo per confermare l’impegno della deputazione messinese sulla questione,
d) Il PRESIDENTE DELLA PROVINCIA REGIONALE ED IL SINDACO DELLA CITTA’ DI MESSINA: per dichiarare se intendono farsi carico delle richieste occupazionali del territorio coinvolgendo i 108 comuni della Provincia in un piano occupazionale equamente distributivo sul territorio,
e) I SINDACATI : per riavviare con vigore la questione occupazionale legata al ponte.
Se anche l’occasione rappresentata dalla costruzione del Ponte ci sfuggirà di mano non avremo ulteriori alibi.
Sono certo che non sarà così.
Con stima ed amicizia
Gianni MIASI SINDACO DI ROCCALUMERA
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