BRIGANTAGGIO IN SICILIA. LE VERITA’ STORICHE DI UN POPOLO OPPRESSO

Il brigantaggio si sviluppò in maniera esponenziale nel 1861 in seguito all’unita d’italia, poiché la classe contadina che aveva sperato di passare a miglior vita con l’unità e che aveva per questo partecipato ai moti risorgimentali attivamente, si trovò la propria situazione peggiorata, ridotti alla fame, costretti a subire le angherie dei ricchi padroni, e come se non bastasse venne introdotta la leva obbligatoria e aumentate le tasse, iniziarono a ribellarsi facendo nascere delle vere e proprie bande, formate non solo dai contadini ma anche da evasi dalle carceri, che si diedero a furti e atti di vandalismo. A cercare di combattere il brigantaggio vi fu impegnato soprattutto l’esercito, anche se molto spesso non era capace di fronteggiare i briganti, potenziato riuscì a sconfiggere delle grosse bande divenendo addirittura più spietato di loro. Intorno al 1870 circa il brigantaggio che si era trasformato in una vera e propria guerra civile ebbe fine, ma i problemi del meridione rimasero comunque non risolti.

…. Vorrei cogliere l’occasione per aggiungere a proposito del brigantaggio un piccolo riferimento all’articolo pubblicato sul paese di Cesarò qualche tempo fa, si narra che la presenza araba a Cesarò sia legata ad un solo episodio, ovverò: essendo Cesarò un territorio coperto di foreste era un ottimo rifugio per delinquenti, i quali derubavano i passanti che transitavano per l’unica strada regia esistente a quell’epoca. L’emiro del tempo per porvi fine ordinò una spedizione da Troina contro i briganti, che venivano impiccati e i loro corpi lasciati appesi per alcuni giorni. Questa zona porta ancora il nome di portella Impisi (degli impiccati).

STORIE di SICILIA: La domanda era: chi erano “i briganti”, e perchè si sviluppò tale sanguinario movimento in Sicilia? Ci fu un grave motivo scatenante, perchè ciò accadesse?… Cogliamo l’occasione dataci da questo interessante stralcio storico sul brigantaggio – e-mail inviataci in redazione, della quale per scelta dell’autrice non diffonderemo il nome – per rinnovare la nostra disponibilità verso quanti (appassionati di storia della nostra Sicilia), vorranno a loro volta raccontare e diffondere verità che potrebbero risultare molto interessanti a molti dei nostri affezionati lettori.

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