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Roccalumera. Niente parcheggi a Pagamento quest’estate: lettera al sindaco
Carissimo Sindaco Miasi, constato giornalmente viaggiandoci (traballante) in auto, che il lungomare di Roccalumera è ormai un vero campo di battaglia. Crepe, buche, avvallamenti, toppe d’asfalto… ciò ripetono anche il siti jonici e lei stesso che si è rivolto a più riprese alle istituzioni competenti, a quanto pare con zero risultati. Con il divieto di transito ai mezzi pesanti sulla via Umberto I, (decisione condivisibile), il carico che grava sul manto d’asfalto del lungomare, nonchè ulteriori probabili mareggiate dopo la bella stagione, fanno facilmente presagire il costante peggioramento della situazione, e nonostante lei stesso abbia già da tempo fatto affiggere (all’inizio ed alla fine del lungomare) apposite segnaletiche con ordinanza nella quale si invitano gli automobilisti – visto lo stato del manto d’asfalto – di procedere a non più di 30 Km/h, il pericolo rimane.
LAVORI IN CORSO: Inoltre, due giorni fa, nella zona sud del paese è stata prontamente sostituita nella nottata una breve tratta della condotta fognaria, (dopo il recente intervento alla discesa del depuratore, adesso – per vecchiaia – mi sa che a poco a poco ci accorgeremo che a necessitare la sostituzione ne è la totalità su tutta la lunghezza…). Quindi: transenne per lavori in corso, restringimenti della carreggiata, circostanze che si sommano alla mancanza di “ripristino” della segnaletica orizzontale (cosa che si è fatta ogni anno), e all’aggiornamento di quella verticale, mancanze che certo non giovano soprattutto in un periodo di affollamento turistico balneare come il presente.
LA NOTIZIA, AFFATTO POSITIVA: La non istituzione dei parcheggi a pagamento quest’estate (per una sciagurato e inspiegabile divieto imposto dal Demanio regionale – e a Santa Teresa, allora?), innesca ulteriori preoccupazioni soprattutto per i residenti e ancor di più in periferia, dove in presenza delle “strisce blu” si apprezzava un continuo monitoraggio dei stessi posti auto, impedendo il posizionamento selvaggio ed incontrollabile ed incontestabile di certi veicoli… arrogantelli. Dunque, niente lavoro per i giovani che con spirito di abnegazione hanno efficientemente prestato il loro servizio sotto un sole cocente negli ultimi anni e per di più (mi riferisco in particolare ai giorni a cavallo di Ferragosto), il concreto rischio di essere presi quantomeno a… male parole da coloro ai quali andremo a far presente l’insano parcheggio che ci impedisce, magari, di uscire di casa anche a piedi.
Caro Sindaco, poco meno di tre anni mancano al termine della sua seconda e ultima (per legge) legislatura. Riconosco gli sforzi immensi di cui lei si è fatto carico in questi anni, anni nei quali l’atteggiameno per lo più ostruzionistico, ora di una ora dell’altra opposizione non le ha certo facilitato le cose, ma, (come lei stesso disse un giorno), “di fare il Sindaco non me lo ha ordinato il medico”. Infatti, se un tempo era difficile oggi forse lo è ancora di più con le restrizioni della borsa Provinciale e Regionale.
LA VIA PER I TIR: Riprendendo dunque il discorso con cui ho iniziato questa lettera, e cioè della viabilità su un lungomare ormai sminuzzato dai TIR, mi permetto di ricordarle che il progetto di una via alternativa (annunciata in occasione della ultima campagna elettorale) esiste. La via diciamo di fuga per i mezzi pesanti, che dallo svincolo dell’autostrada collegherebbe a monte del viadotto dell’autostrada fino alla Via Collegio e quindi direttantente anche alle frazioni di Sciglio ed Allume, darebbe respiro all’intera viabilità. Quali le cause che ne hanno frenato la realizzazione? Ancora la mancanza di denaro? Altra lana caprina? La via per i TIR, unita al senso unico annunciato (in prova per ottobre), ed al ripristino (e vogliamo proprio vedere a chi dovremo tutti alzare la nostra voce, adesso) del lungomare, magari ridarà un pizzico di IMMAGINE TURISTICA a un paese che da sempre ne vanta la titolazione, senza haime! averne nè le strutture turistiche nè i servizi.
In attesa di una sua risposta,
Cordialmente,
Giovanni BonarRIGO
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