Cronaca, In Evidenza
Primo ottobre 2009. Vite stroncate dal fango: “per non dimenticare”
Ebbene si, sono passati quattro anni da quella maledetta sera dell’1 Ottobre 2009. Nei nostri occhi scorrono ancora quelle tremende immagini di morte, vediamo ancora quella terribile valanga di fango scendere dalle montagne ed ingurgitare case e persone. Madri, padri, nonni, bambini inermi, innocenti. La tragedia di Scaletta e Giampilieri: 37 morti, fa cui due dispersi. Il mondo intero ne parlò. Nella cattedrale di Messina, le bare schierate davanti all’altare, palloncini bianchi con su scritti i nomi.
In prima fila le alte cariche della politica di allora, mentre l’Arcivescovo, Mons. Calogero La Piana, nella sua omelia, gridava: “non servono parole vuote… ma fatti concreti”.
Pasquale Simone NERI, (sottocapo di Marina Militare – Medaglia d’Oro al Valore Civile – il quale salvò diversi suoi compaesani prima di essere inghiottito dai flutti), di lui rimane un grandissimo affetto per un vero eroe e, l’intitolazione di un istituto scolastico a Giampilieri.
Giampilieri superiore. 5 Ottobre 2010. Istituto Scolastico intitolato all’eroe Simone Neri. Relatori: l’Ing. Santi TROVATO (Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Messina), l’On. Nanni RICEVUTO (Presidente della Provincia di Messina), l’Arch. Gianni ROLANDO (Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri), l’Ing. Giuseppe DI NATALE (Presidente Assemblea dei Presidenti – Ordine degli Ingegneri di Ragusa), il Prof. Giovanni PERONA (Politecnico di Torino), l’Ing. Marco ALLEGRETTI (Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Asti). Si parlò di come prevenire catastrofi simili, si ropose il “Radar X” (questi radar hanno un raggio d’azione di 30 chilometri, il loro costo cadauno si dovrebbe aggirare sui 10.000 euro).
Messina. 12 Ottobre 2009. Aula Magna dell’Università degli Studi di Messina – Papardo, (Facoltà di Ingegneria), un Convegno sul tema “Alluvione del primo ottobre 2009” veniva organizzato dal Collegio dei Geometri di Messina. Fra i relatori: il Geometra Ardito, (Presidente del Collegio Provinciale dei Geometri di Messina), il Dott. PIPPO ISGRO’: L’Assessore alla manutenzione in genere del Comune di Messina, l’Arch. Giuseppe AVENI, il Prof. FRANCO ORTOLANI: (Ordinario di Geologia – Direttore del Dipartimento di Pianificazione e Scienza del Territorio – Università degli Studi di Napoli “Federico II”). E si parlò di “zone verdi, viola e rosse…”, di rimboschimento, di incendi, nelle colline, di “evento serial killer” e si ricordò l’evento calamitoso del 25 Ottobre 2007 ad Alì Terme.
E ancora, Dott. PEPPE CARIDI: (Presidente Meteoweb ONLUS), il Prof. ENRICO COSTA: (Direttore del Dipartimento Urbanistica – Università degli Studi di Reggio Calabria), il Dott. MARIO MATTIA: (Responsabile della rete Sicil@net – INGV Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Catania). Si parlò di abusivismo edilizio e di censimento post alluvione, di “Rischio idrogeologico e scenari di messa in sicurezza – Studi ed ipotesi progettuali”. Altri momi illustri intervenuti: il Prof. GAETANO BOSURGI: Associato di Strade, Ferrovie ed Aeroporti – Dipartimento di Ingegneria Civile – Università degli Studi di Messina), l’Ing. GATANO SCIACCA: (Ingegnere Capo dell’Ufficio del Genio Civile di Messina). Il tema trattato: “Problematiche ambientali ed idrogeologiche del messinese”, l’Ing. MANLIO MARINO: (Segretario Ordine degli Ingegneri della Provincia di Messina). Tema: “Le agibilità strutturali nel censimento post alluvione”, il Prof. Ing. ANGELO SPIZUCO: (Centro Studi Strutture Geologia S. Vitaliano (NA). Tema: “Alluvione di Messina del 1° ottobre 2009; il caso Giampilieri. Rischio idrogeologico e scenari di messa in sicurezza – Studi ed ipotesi progettuali”, il Dott. SAVERIO TIGNINO: (Agronomo). Tema: “Proposte di un Piano di recupero delle colline di Messina”.
Quattro anni sono passati e piangiamo ancora i morti di Giampilieri e Scaletta e, mentre ci scorrono negli occhi e nella mente quei volti: di uomini, di donne e di bambini piccoli travolti dal fango della morte, morte improvvisa e straziante, ci chiediamo: “è stato fatto abbastanza per scongiurare nuove simili tragedie?”, e e ci domandiamo: “c’è ancora gente accampata da parenti in attesa di ottenere una casa, visto che la propria è stata strappata via dai flutti e mai più ricostruita, nonostante tante promesse politiche?”.
01 Ottobre 2013
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