Politica Roccalumera
ROCCALUMERA. BILANCIO DI PREVISIONE 2013: E’ SCONTRO CORRINI-GARUFI
Roccalumera – CALA IL SIPARIO SUL BILANCIO: Il Presidente del Consiglio toglie la parola al capogruppo di minoranza durante la dichiarazione di voto.
Non si era mai verificato che il Presidente del Consiglio, arch. Antonio Garufi, togliesse la parola ad un consigliere in sede di dichiarazione di voto con l’aggravante che l’argomento all’o.d.g., che si stava trattando, era l’approvazione del Bilancio di Previsione 2013. In evidente difficoltà, al capogruppo di minoranza consigliere Corrini, il Presidente dà due minuti di tempo, allo scadere dei quali, con riferimento ad un articolo del Regolamento di Funzionamento del Consiglio Comunale che prevede cinque minuti per la dichiarazione di voto, interpretando in maniera personale e “con alto spirito democratico” le regole sul funzionamento del civico consesso, toglie la parola alla minoranza.
Per informazione oggettiva si riporta l’art. 29 del summenzionato Regolamento avente ad oggetto “Svolgimento della discussione” che recita “comma 6. Dichiarata chiusa la discussione, la parola può essere concessa, solo per le dichiarazioni di voto, ad un solo consigliere per ogni gruppo e per la durata non superiore, per ciascuno, a cinque minuti. … comma 7. I termini di tempo previsti dai commi precedenti sono raddoppiati per le discussioni generali relative al bilancio preventivo, al conto consuntivo, ai regolamenti ed ai Piani Regolatori Generali e loro Varianti Generali” Per rendere un servizio ai cittadini che si sono visti privati di un loro diritto, riportiamo qui di seguito la versione integrale della dichiarazione di voto della minoranza, che il capogruppo non ha potuto leggere in consiglio comunale, e con cui avrebbe voluto illustrare i motivi del voto contrario al bilancio, che prevede un aumento indiscriminato delle tasse e, quindi, sacrifici solo per i cittadini senza alcun segno tangibile in tal senso da parte degli amministratori e senza attenzione per le fasce più deboli. Ci auguriamo che si tratti di un episodio isolato e che il confronto politico torni ad essere quello che è sempre stato senza alcuna lesione dei diritti di chi la pensa in maniera diversa. SIAMO ANCORA IN DEMOCRAZIA!
I CONSIGLIERI DI MINORANZA Rita CORRINI Giuseppe MELITA Maria Grazia SACCA’ Mauro SPARACINO Antonella TOTARO
I sottoscritti consiglieri del gruppo di minoranza consiliare, con riferimento all’ordine del giorno in discussione avente ad oggetto “Esame ed approvazione Bilancio di Previsione per l’esercizio 2013. Relazione Previsione e Programmatica e Bilancio Pluriennale per il triennio 2013/2015”, manifestano la seguente dichiarazione di voto:
P R E M E S S O che con la deliberazione di C.C. n. 62 del 25/11/2013 è stato approvato l’aumento del 60% dell’aliquota IRPEF passando dallo 0,5% dell’anno 2012 allo 0,8% del 2013 per tutti i redditi di importo superiore a €. 7.500,00 senza prendere in considerazione la possibilità, prevista dalla legge e proposta dalla minoranza, di adottare aliquote differenziate in base a scaglioni di reddito, in modo tale da incidere in misura minore sulle classi più disagiate;
che con la deliberazione di C.C. n. 63 del 25/11/2013 è stato approvato il regolamento dell’IMU che non tiene conto della possibilità di equiparare all’abitazione principale la casa data in comodato ad un parente in linea retta, tassandola, quindi, come prima casa, nonostante la minoranza abbia proposto di introdurre tale agevolazione, normativamente prevista, collegandola al possesso di un determinato reddito in maniera sempre da favorire quelle che sono le classi più svantaggiate con spirito di equità;
che con la deliberazione di C.C. n. 64 del 25/11/2013 sono stato approvate le aliquote IMU per l’anno 2013, prevedendo un aumento anche sulla prima casa, benché durante la discussione è emerso che vi sarebbero potuti essere problemi in merito alla copertura da parte dello Stato che non avrebbe garantito i trasferimenti per coprire la differenza tra l’aliquota base (0,4%) e quella stabilita dal Consiglio Comunale (0,6%), come in effetti avvenuto con l’articolo 1, comma 5, del Decreto Legge n. 133 del 30/11/2013;
che con la deliberazioni di C.C. n.65 e 66 del 25/11/2013 sono stato approvati il regolamento ed il piano economico finanziario della TARES per l’anno 2013 pari ad €. 1.247.364,72, nonostante la richiesta della minoranza di lasciare in vigore la TARSU e di non approvare il piano finanziario atteso che all’interno dello stesso è prevista la voce “Spazzamento e lavaggio delle strade “ per un importo di oltre €. 360.000,00 che appare palesemente immotivato a fronte del servizio reso;
che il passaggio dalla TARSU alla TARES comporta una ricaduta eccessivamente negativa su determinate categorie (bar, pasticceria, macelleria, supermercati, …) ed in generale tutti i cittadini patiranno il vertiginoso aumento della tassa sui rifiuti conseguenza della mancata contestazione del servizio di spazzamento e lavaggio delle strade quantificato in €. 360.000,00; a ciò bisogna aggiungere anche l’inserimento nel piano finanziario di €. 144.500,00 quale rimborso fatta dal comune alla regione per il piano di rientro con l’Ato Rifiuti nonostante il vice Sindaco durante la trattazione della delibera di C.C. n. 57 del 07/11/2013 aveva garantito che la restituzione delle somme alla Regione avrebbe avuto inizio dal 2014 senza, perciò, incidere sul bilancio 2013;
C O N S I D E R A T O che per fare fronte ai debiti in capo al Comune sarebbe stato auspicabile, prioritariamente, attivare celermente tutte le procedure necessarie per l’alienazione dei beni del patrimonio comunale con particolare riferimento alla vendita dei lotti della zona artigianale e dei relativi relitti;
che è stata disattesa la delibera di C.C. n. 83 del 18/12/2012 avente ad oggetto “Direttive per l’attuazione di misure correttive finalizzate al risanamento del bilancio comunale” in quanto l’Amministrazione Comunale ha inteso impegnare somme per manifestazioni:
– del. G.M. n. 162 del 25/07/2013 avente ad oggetto “Approvazione programma manifestazioni estate 2013 – Assegnazione risorse” pari ad €. 7.208,54 e successivo impegno spesa con det. Dir. n. 206 del 26/07/2013 di cui ben €. 4.500,00 (SIAE €. 1.100,00 + affido E 3.400,00) per la “XXI sagra del verdello e XIX premio nazionale ‘La zagara d’oro’”, somma ulteriormente integrata con det. dir. n. 318 del 28/10/2013 di altri €. 791,46 sempre per la sagra del verdello;
– del. G.M. n. 228 del 18/10/2013 avente ad oggetto “Assegnazione risorse per concessione contributo alla Lisciotto Turismo s.r.l. per organizzazione congresso della Società Italiana di Cardiologia” pari ad €. 625,00 per intrattenimento musicale;
– del. G.M. n. 263 del 04/12/2013 avente ad oggetto “Assegnazione risorse finanziarie necessarie per fornitura addobbi luminosi in occasione delle festività natalizie 2013” pari ad €. 2.440,00;
che gli attuali Amministratori, con qualche sacrificio, in tutto o in parte, delle proprie indennità di carica (vedasi, a tal proposito, det. dir. n. 252 del 16/09/2013 avente ad oggetto “Impegno spesa indennità spettante agli amministratori comunali. Periodo 11 giugno 2013 – 31/12/2013” pari ad €. 42.916,84), avrebbero potuto perseguire le finalità ludico-ricreative summenzionate oltre che, ancor più importante, fare fronte alla crescente emergenza del disagio socio economico che sta attanagliando tutta l’Italia e Roccalumera in particolare. Iniziative del genere sarebbero state sicuramente apprezzate dalla cittadinanza che non si vede solo chiedere sacrifici ma, nel contempo, vede chi governa disposto in prima persona a sacrificarsi come, peraltro, era stato fatto non tanto tempo fa (- del. G.M. n. 110 del 11/07/2012 avente ad oggetto “Direttive in materia di verde pubblico e manifestazioni estive” con cui il Sindaco e gli assessori rinunciavano ad una trimestralità delle loro indennità destinando la relativa somma quanto ad €. 2.000,00 per l’acquisto di piante e per il resto a manifestazioni estive, mentre il vice Sindaco avrebbe provveduto alla Sagra del Verdello; – del. G.M. n. 162 del 17/10/2012 avente ad oggetto “Direttive utilizzo somme a seguito rinuncia di una trimestralità di indennità di carica” per un importo complessivo ad €. 10.894,11 per diversi servizi con particolare attenzione rivolta alle categorie disagiate);
che, inoltre, si poteva interloquire con la Regione per far slittare al 2014 la restituzione della prima rata di €. 167.000,00, relativa all’anno 2013, del prestito complessivo di €. 500.000,00, come, peraltro, già fatto per l’anno 2012; tale iniziativa avrebbe consentito di alleggerire il Bilancio e, quindi, di sgravare le tasse sui cittadini, almeno in questo momento di crisi profonda rinviando il pagamento a tempi migliori che verranno, con ragionevole certezza, dalla alienazione dei beni patrimoniali di cui al primo punto;
R I T E N U T O che le iniziative sopra menzionate potevano essere attuate con grande giovamento per il bilancio di Previsione 2013 e per le tasche dei cittadini; che, inoltre, le misure correttive indicate dalla minoranza avrebbero inciso in misura ridotta sul Bilancio Comunale atteso che, per esempio, sull’equiparazione della prima casa la copertura finanziaria sarebbe stata garantita attraverso un contributo dello Stato così come recita l’art. 2 bis, comma 2 del decreto legge n. 102 del 2013;
R I L E V A T O che la maggioranza non è stata affatto disponibile a prendere in considerazione nessuna delle iniziative sopra menzionate ed avanzate dalla minoranza consiliare con puro spirito di collaborazione nell’ottica di garantire, in un momento di così profonda crisi economica, un aumento graduale delle tasse in maniera da incidere il meno possibile sulle classi più disagiate della nostra collettività nel rispetto della vigente normativa. Per quanto sopra premesso, considerato, ritenuto e rilevato,
D I C H I A R A N O il voto contrario per l’aumento non graduale ma spropositato ed in alcuni casi ingiustificato ed ingiustificabile delle tasse e, per di più, senza nessuna forma di tutela per le classi disagiate sotto il profilo socio-economico.
Lì, 12/12/2013
I CONSIGLIERI DI MINORANZA Rita CORRINI Giuseppe MELITA Maria Grazia SACCA’ Mauro SPARACINO Antonella TOTARO
COMUNICATO STAMPA: REPLICA AL COMUNICATO DELLA MINORANZA CONSILIARE DI ROCCALUMERA SUL CONSIGLIO COMUNALE DEL 12.12.2013
Siamo sempre alle solite, quando non si hanno argomenti seri nè la capacità di essere parte propositiva in un confronto democratico si brancola nel buio e si cerca di arrampicarsi sugli specchi per rivendicare le ragioni del nulla. Questo è quello che ieri sera (12.12.2013) in Consiglio Comunale ha dimostrato il Consigliere Corrini. Una mancanza di rispetto verso l’Istituzione, prova ne sia che durante i suoi interventi non dava mai lo sguardo al Presidente o all’intera adunanza, ma bensì preferiva rivolgersi alla telecamera, come se dovesse mettere in scena un copione teatrale scritto da qualche regista occulto, che ancora non riesce a rassegnarsi all’esito elettorale. Potrei continuare a lungo elencando tanti altri atteggiamenti irriguardosi, ma preferisco evitare, perché malgrado tutto, anche se il Consigliere Corrini ha più volte sbagliato nei confronti dei colleghi e dello scrivente, la compatisco, in quanto comprendo il suo travaglio interiore mentre cerca di difendere l’indifendibile, che ha addossato sulle spalle dei cittadini di Roccalumera debiti per quasi 6 milioni di euro. Pertanto, se aver applicato il regolamento significa non rispettare i diritti o non garantire le ragioni di un vero e sano confronto democratico fra le parti, preferisco essere considerato un Presidente “non democratico”, ma la verità sta in altri termini… poiché nulla si brama di più di ciò che non ci è consentito.
Cordiali saluti – Antonio Garufi, Pres. Consiglio Comunale di Roccalumera.
13 Dicembre 2013
…IL COMMENTO: Prassi vorrebbe che un organo di informazione che si rispetti si astenga dal commentare, quantomeno per evitare di sembrare di parte, ma poichè la tradizione vuole che Fogliodisicilia.it di tanto in tanto “indossi” nella mia persona i panni del “blogger libero cittadino”, allora dirò che:
Lette le più che dettagliate argomentazioni della minoranza e letta attentamte la replica del presidente del Consiglio Garufi, pur non sentendomi di escludere un possibile risentimento post sconfitta elettorale da parte della compagine di “Per Roccalumera”, mi sarei aspettato da parte dell’Arch. Garufi una più dettagliata e argomentata replica in comunicato stampa alle voci di dichiarazione di voto proposte dai consiglieri di opposizione. Infatti, poichè nessuno potrà negare il grave stato di crisi economica in cui versa oggi la cittadinanza, e poichè mi sembrano avere fondamento le proposte lette in consiglio dalla Corrini, (vedi IRPEF, IMU, TARSU-TARES), non è sufficiente, a mio modesto avviso, l’argomentazione del Presidente, che fa leva sul pur gravissimo fatto che la passata amministrazione, (di cui fra l’altro il Garufi fu lungamente maggioranza) abbia “addossato sulle spalle dei cittadini di Roccalumera debiti per quasi 6 milioni di euro”, poichè, anche facendo celermente leva sulla non ancora avviata vendita (e quindi utlizzo dei ricavi) dei lotti dell’Area Artigianale, si poteva quantomeno rendere più graduale e “digeribile” l’imposizione fiscale ieri votata dalla maggioranza.
Giovanni BonarRIGO
Invia un Commento