Cronaca, Roccalumera
ROCCALUMERA. BRUCIATI I BOLLETTINI DELLA TARES IN PIAZZA MUNICIPIO
ROCCALUMERA (Messina) – Venerdì 17 Gennaio, ore 17.00. “Non non ci sTARES” era lo slogan dei manifesti di invito al falò di bollettini TARES in piazza. Arrivano man mano commercianti ed artigiani o semplici curiosi, ma nonostante questa non si riempirà un presidio delle forze dell’ordine in tenuta antisommossa (con in testa il Comandante dei Carabinieri Santo Arcidiacono), controlla che non avvengano scontri fra le opposte fazioni presenti.
Un bidone al centro piazza non attende altro che si dia il via, ed è Santi Metauro a prendere il megafono e parlare: “noi non siamo qui per esibizionismo ma, come hanno fatto a Messina vogliamo dichiarare che non ce la facciamo più. Basta! Vogliamo pagare ma il giusto, e con questi aumenti non ce la facciamo a pagare”. Metauro ribadisce che la protesta non è politica né indirizzata ad Argiroffi piuttosto che al precedente sindaco Gianni Miasi, ma si rivolge a coloro che possono venire incontro ai cittadini.
Intanto i vari giornalisti si danno da fare ed intervistano Rita Corrini (presente assieme alla minoranza roccalumerese), intervistano Walter Marisca, il commercialista Francesco Vito, poi lo stesso Metauro, ma né Argiroffi né alcuno della maggioranza è presente a dare spiegazioni. Un signore vuole dire la propria: “bisogna dire, queste tasse da chi sono state ereditate?” Gli viene risposto: “a noi non interessa chi ha fatto questi debiti, a noi interessa che la gente possa pagare, gli amministratori amministrano per il cittadino non per prendersi rivincite”, ma il signore insiste: se il Comune fosse andato al disseto, io non avrei pagato questa cifra ma molto di più e per dieci anni”. Gli ribattono ancora: “se la persone non possono pagare, il Comune non prenderà soldi e se la vecchia amministrazione ha fatto opposizione all’ATO per 2.800.000 euro, perché gli hanno fatto un accordo con l’ATO per 2.800.000 euro quando il servizio non era stato fatto?”.
Inizia il falò delle bollette, tante, (originali, compresi fogli allegati e buste), qualcuno afferma: “io posso chiudere la mia attività”. Sono principalmente commercianti buttare le bollette nel fuoco. Prende il megafono Walter Marisca per comunicare che dei fogli che tutti sono pregati di firmare, saranno inoltrati agli amministratori nei prossimi giorni, in questi, delle domande (è stata fatta un’indagine socio-economica sulle attività di roccalumera e sulle famiglie in gravi difficoltà), e civili richieste fra cui: perché non siamo rimasti con la precedente TARSU, si può fare slittare qualche rata? si possono cancellare i provvedimenti assunti per la TARES ed aprire un confronto con tutte le famiglie?.
E’ presente in piazza il Sindaco di Santa Teresa assieme ad Danilo Lo Giudice (presidente del Consiglio). De Luca chiede di intervenire, gli viene data la possibilità di parlare: “ovviamente, da uomo delle istituzioni non posso dirvi di bruciare le bollette – inizia – anche perché io sono l’uomo della Tares a Santa Teresa di Riva, ma sappiamo che c’è a chi è aumentata del 300% e a chi è diminuita di pari importo”. In buona sostanza, De Luca sottolinea il fatto che a fronte di in pagamento di tasse il cittadino ha diritto a dei servizi, e: “noi, accollandoci le responsabilità della precedente amministrazione, abbiamo tagliato di tutto a Santa Teresa, riducendo le aree e rinunciano agli stipendi di sindaco ed assessori”, e si chiede se a Roccalumera si sia fatto altrettanto per un progetto di risanamento e di animazione del territorio.
De Luca, conclude dicendo: “avete le vostre ragioni e meritate delle risposte dagli amministratori a bruciare le bollette ma, state sicuri che le dovrete comunque pagare, perché arriveranno attraverso Monte Paschi Serit”.
Riprende la parola Walter Marisca: “noi ringraziamo tutti gli intervenuti, ma noi vogliamo sensibilizzare tutti i Comuni della riviera, perché questo problema “spazzatura”, generalizzando il termine, deve essere risolto mettendosi d’impegno tutti quanti. All’ATO stiamo pagando per servizi mai avuti e, tasse che già abbiamo pagato e le stiamo ripagando”. Poi, rivolgendosi a De Luca: “noto che accanto a lei ci sono persone piene di entusiasmo, mentre qua l’entusiasmo è finito da un pezzo”. Nel saluto finale di Metauro: “questo è un buon inizio, speriamo che la cosa abbia un poseguo”. E un esito favorevole per i contribuenti, aggiungo io.
18 Gennaio 2013
Giovanni BonarRIGO
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