Furci Siculo
Furci Siculo. Mons. La Piana ha benedetto la statua della Madonna di Lourdes
FURCI SICULO (Messina) – Grande festa, questo pomeriggio, presso la chiesetta della Madonna di Lourdes della frazione Grotte. L’arcivescovo di Messina, Mons. Calogero La Piana, alla presenza dell’attuale parroco di Furci, Giò Tavilla, (il cui quarto anniversario è stato festeggiato il 31 Gennaio scorso nella chiesa del SS. Rosario), ma anche del precedete padre Salvatore Sinitò, di Don Santino Caminiti (parroco di Roccalumera e Pagliara), di Padre Salvatore Orlando ed altri, ha celebrato la santa messa.
Preceduta da un discorso di padre Tavilla, allietata dai deliziosi canti della schola cantorum e partecipata da talmente tanti fedeli da costringerne molti a rimanere in piedi durante l’intera celebrazione, in prima fila, oltre al maresciallo dei carabinieri in rappresentanza dell’Arma, c’era il primo cittadino Sebastiano Foti con la sua maggioranza, è stata un momento di grande fede. Non è mancata la professoressa Nunuccia Foti.
Al termine della messa, il Sindaco Foti, (un po’ commosso), ha voluto prendere la parola ringraziando innanzitutto sua eccellenza: “fra quaranta o cinquant’anni – ha detto – chi ci sarà potrà dire: io mi sono messo a disposizione per questa opera di cui vado fiero”.
Era dunque il turno della brillante professoressa Mariarita Campobello, la quale, dopo aver ricordato con quanto desiderio e preghiera è stato raggiunto il traguardo di un’opera (la spianata sita dietro la chiesa dove da oggi trovano posto le statue della Madonna di Lourdes e di Santa Bernadette), opera per la quale padre Salvatore Sinitò, (applauditissimo) per primo, e poi Mons. Giò Tavilla, si sono prodigati sino a giungere al grande giorno, ha omaggiato l’Arcivescovo a nome della collettività religiosa, di un quadro raffigurante la Madonna di Lourdes di Grotte e Calcare.
È stato veramente un grande giorno, un giorno di cui ci si ricorderà a lungo: a conclusione del quale una breve processione che, con le candele accese, è giunta, risalendo la rapa che da oggi rappresenterà certo un punto di preghiera dove in tanti si ritroveranno vicini a Maria, (“Nostra Signora di Lourdes”, come la chiamano i francesi) sino ad ammirarLa. Tanti volti a guardare lassù, una breve preghiera insieme a Mons. La Piana e, mentre il freddo pungente ricordava che era ormai sera, che era inverno. L’arcivescovo insieme a padre Giò ed al sindaco salivano sin dove le due statue aspettavano la benedizione. Si accendevano le luci della nuova grotta e con esse un nuova speranza, nell’unione, nella fratellanza del popolo di Gesù.
04 Febbraio 2014
Giovanni BonarRIGO
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