Santa Teresa di Riva
SANTA TERESA DI RIVA. TRASFERIMENTO AULA CONSILIARE PRESSO PALAZZO DELLA CULTURA
COMUNE DI SANTA TERESA DI RIVA (Messina) – Il gruppo consiliare “Città libera” capitanata da Antonio Di Ciuccio, ha presentato due interrogazioni al signor Sindaco Cateno De Luca, relativamente al trasferimento dell’aula consiliare a “Villa Crisafulli-Ragno” Palazzo della Cultura. Successivamente, in mancanza di risposta alle interrogazioni presentate, lo stesso capogruppo di minoranza richiedendo la convocazione urgente di Consiglio comunale, si rivolge al presidente del Consiglio, dichiarando quanto potete leggere in basso alla pagina:
Al Sig. Sindaco
Al Sig. Presidente del Consiglio Comunale
OGGETTO: Trasferimento Aula Consiliare presso il Palazzo della cultura.
I sottoscritti consiglieri appartenenti al gruppo consiliare di “Città libera”
- che con determina del Direttore dell’Area Pianificazione e Gestione del Territorio prot. n. 1226 del 31/12/2012 è stata incaricata la Ditta Alba Sicula Soc. Coop. arl, con sede in Santa Teresa di Riva, per il trasloco della sala consiliare dal Palazzo Comunale nei locali di Villa Ragno impegnando, a tal fine, la somma di € 5.643,44;
- che con delibera n. 6 del 07/01/2013 (!?) la Giunta Municipale manifestava l’intendimento di trasferire la sala per le adunanze del Consiglio Comunale dal Palazzo Municipale presso il Palazzo della Cultura “Villa Crisafulli Ragno”;
- che con ulteriore determina del Direttore dell’Area Pianificazione e Gestione del Territorio prot. n. 184 del 08/02/2013 venivano affidati alla ditta Silvestro Carmelo, con sede in Santa Teresa di Riva, i lavori di adeguamento dei locali nei quali fino allo scorso mese di dicembre si svolgevano le riunioni di Consiglio Comunale impegnando, a tal fine, la somma € 12.294,48;
- che, secondo quanto affermato in un articolo giornalistico pubblicato sul sito internet de “La Gazzetta Jonica”, a firma di Giuseppe Puglisi, del 4 marzo u.s., sembrerebbe che i locali di “Villa Crisafulli–Ragno”, presso i quali è stata trasferita l’Aula Consiliare, non possiedono il requisito dell’agibilità in quanto a tutt’oggi non è stato effettuato il collaudo dei lavori realizzati a seguito del crollo, avvenuto nel 2011, della parete lato nord dell’immobile;
VISTO - l’art. 2, dello Statuto comunale il quale prevede espressamente che la sede legale del comune di S. Teresa di Riva è presso il Palazzo Municipale, ubicato in Piazza V^ Reggimento Aosta, ove di regola si svolgono le adunanze degli Organi Elettivi Collegiali e che solo in casi del tutto eccezionali e per particolari esigenze, il Consiglio Comunale può riunirsi anche in luoghi diversi dalla propria sede;
INTERROGANO
il Sig. Sindaco per sapere:
1. se non ritiene che la decisione adottata dalla Giunta Municipale di trasferire la sala consiliare presso il Palazzo della Cultura “Villa Crisafulli-Ragno” sia in palese violazione dello Statuto comunale;
2. se non ritiene che, su tale decisione, sarebbe stato opportuno e corretto coinvolgere il Consiglio Comunale chiedendo di pronunciarsi in merito;
3. se non ritiene che il trasferimento dell’Aula consiliare fuori dal Palazzo Municipale, sede naturale di ubicazione dei vari uffici, sia causa di oggettive difficoltà che possono compromettere il normale e regolare svolgimento delle riunioni nel caso in cui si rendesse necessario accedere a documenti inerenti gli argomenti posti all’ordine del giorno;
4. se non ritiene che il salone del Palazzo della cultura potesse essere più proficuamente utilizzato per lo svolgimento di iniziative di carattere culturale e che l’occupazione di una parte consistente dello stesso con l’arredo dell’Aula consiliare ne abbia compromesso la fruibilità per tali finalità;
5. se sono necessarie altre risorse economiche per il completamento dei lavori di adeguamento dei locali e per il trasferimento degli uffici dei Vigili urbani nel Palazzo Municipale e, in caso di risposta affermativa, a quanto ammonta la somma ancora occorrente;
6. se i locali che attualmente ospitano gli uffici dei Vigili urbani, dopo il loro trasferimento nel Palazzo Municipale, continuano a rimanere nella disponibilità del Comune;
7. se non ritiene che, in tempi in cui l’Amministrazione Comunale taglia servizi di grande valenza sociale come l’assistenza agli anziani e chiede sacrifici ai cittadini aumentando le tasse, tale spesa poteva essere evitata e le relative somme impiegate per servizi e/o lavori più urgenti o prioritari;
8. se risponde al vero quanto asserito nell’articolo giornalistico citato in premessa secondo il quale l’immobile di “Villa Ragno – Crisafulli” non possiede il requisito dell’agibilità e, in caso di risposta affermativa:
- se, prima di disporre il trasferimento della sala consiliare, sono state effettuate le opportune verifiche circa l’idoneità dell’immobile ovvero se di tale circostanza ne è venuto a conoscenza solo successivamente;
- quali provvedimenti urgenti e indifferibili intende adottare in merito al fine di risolvere con tempestività il problema prospettato.
Si chiede l’inserimento all’ordine del giorno della prima riunione utile di Consiglio Comunale.
Santa Teresa di Riva, 6 marzo 2013
Al Sig. Presidente del Consiglio Comunale SEDE
OGGETTO: Richiesta convocazione Consiglio Comunale.
Il sottoscritto Antonio Di Ciuccio, nella sua qualità di capogruppo consiliare di “Città libera”,
PREMESSO
che in data 28/12/2012 il gruppo consiliare di minoranza ha presentato al protocollo del comune una interrogazione riguardante le cartelle di pagamento relative alla TARSU 2011, Acquedotto 2011, TARSU 2012;
che in data 01/02/2013 ha presentato l’interrogazione riguardante il taglio del servizio di assistenza domiciliare agli anziani per l’anno 2013;
che in entrambi le interrogazioni si chiedeva l’inserimento all’ordine del giorno della prima riunione utile di Consiglio Comunale;
VISTO l’art. 25, comma 3, del Regolamento del Consiglio comunale il quale, disciplinando il diritto di presentazione di interrogazioni e mozioni, così recita: “Il Sindaco o Assessore delegato per materia è tenuto a rispondere per iscritto entro 30 giorni dalla loro presentazione. L’interrogante può chiedere al Presidente del Consiglio l’iscrizione all’O.d.G. dell’interrogazione presentata al Sindaco. La richiesta di risposta scritta è alternativa ovvero esclude la richiesta di iscrizione all’ordine del giorno del Consiglio comunale. Qualora venga richiesta l’iscrizione all’ordine del giorno del Consiglio comunale il Presidente è tenuto ad iscrivere l’interrogazione all’ordine del giorno entro 30 gg. dalla relativa presentazione. L’interrogazione viene illustrata in aula da uno degli interroganti a cui è assegnato un tempo massimo di quindici minuti. Il Sindaco o Assessore delegato è tenuto a rispondere alle interrogazioni durante i lavori del Consiglio in cui essa è illustrata. La mancata risposta comporta l’omissione dell’obbligo previsto dall’articolo 27 della L.R. n. 7/92 e dalle altre norme di legge vigenti in materiaj”
CONSIDERATO
che sono abbondantemente trascorsi i 30 giorni previsti dal citato regolamento per la discussione in aula delle interrogazioni di che trattasi;
che a tutt’oggi non è prevista alcuna riunione di Consiglio Comunale;
CHIEDE alla S.V. l’immediata convocazione del Consiglio Comunale con l’inserimento all’ordine del giorno delle interrogazioni in premessa citate oltre che di quelle presentate successivamente.
Santa Teresa di Riva, 6 marzo 2013
facebook: (IL NOSTRO GRUPPO) seguici anche Tu
Twitter: @FogliodiSicilia diventa nostro FOLLOWER
Invia un Commento