Politica
E’ PASSATA IN SORDINA LA RIVOLUZIONE di CROCETTA. ECCOLA:
PALERMO: La rinascita (si spera con Rosario Crocetta) della Sicilia, deve passare attraverso varie fasi.
Certamente la riduzione degli sprechi, l’applicazione degli articoli dello Statuto Siciliano (vedi, le tasse delle imprese che producono in Sicilia devono rimanere nell’Isola), e l’quiparazione degli stipendi verso il basso sono passi importanti a lungo invocati dai siciliani. Con l’ultima Giunta sono state varate le seguenti proposte di legge che prevedono:
1- Applicazione art. 23 Statuto Siciliano, ovvero l’istituzione di Sezioni della Corte di Cassazione, Civile e Penale (quella che, nel segno dei padri dell’Autonomia Siciliana, doveva essere l’ "Alta Corte");
2- Applicazione art. 37 dello Statuto Siciliano, ovvero trattenute delle tasse generate dalle imprese che producono in Sicilia, anziché trasferirle al Tesoro di Roma (si prevede un incasso di 1,5 miliardi di euro);
3- Abolizione provincie, che diventano enti di secondo grado sotto la forma di consorzi (si prevede un risparmio di circa 10 milioni di euro di sole indennità per le cariche elettive);
4- Istituito il "Fondo per la povertà ed occupazione" ed il "salario di sussistenza", ovvero si prevede di occupare, per 3 mesi, i soggetti disoccupati per la pulizia di strade e spiagge (si partirà con progetti sperimentali per capire se avviare a pieno regime il prossimo anno);
5- Istituito il "Fondo contro le povertà e l’emarginazione", ovvero un contributo di 5.000 per ogni famiglia che vive al di sotto della soglia di povertà; 6- Abolito il contributo per il mantenimento degli uccelli a Palazzo D’Orleans, pari a 500.000 euro;
7- Soppressione IACP, Istituto Autonome Case Popolari, la competenza passa ai Comuni; Soppressione aziende partecipate da 15 si passa a 5; Aboliti gli ATO, rifiuti e acque; Soppresso CdA dell’Istituto Zooprofilattico;
8- "Trinacria bond", la Sicilia trasferirà i propri uffici in immobili di sua proprietà a garanzia del pagamento di queste obbligazioni; Si avrà nuova liquidità, svincolata da rapporti bancari e dai trasferimenti del Governo nazionale (con questa manovra circa 500 milioni di euro verranno destinate alle imprese);
9- Contratto unico per i dirigenti regionali (solo per i segretari generali si prevede un risparmio di circa 500.000 annui) [per esempio: oggi il segretario generale dell’ARS percepisce circa 600.000 euro l’anno, mentre il segretario generale della Presidenza ne percepisce 180.000: è comprensibile?].
15 Marzo 2013
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