Storie di Sicilia
“FURCI SICULO ANNI 40-50”. Mariano Spadaro: PILLOLE… DI QUANDO:
PILLOLE DI – QUANDO: I RICORDI DI UN FURCESE. Si potrebbe realizzare un film, mischiando sapientemente le immagini suscitate dalle “Pillole di Quando” proposteci da Mariano Spadaro.
Questo sito, si ritiene privilegiato dal poter innanzi tutto ricevere e quindi poter proporre ai propri lettori sempre nuove “pennellate di storia”, immagini in bianco e nero di un passato mai dimenticato. Basti solo pensare che “I fidanzati la domenica e festivi passeggiavano per le vie del paese con i genitori di lei …” (quì descritti da Mariano), li ritroviamo nel film “Il Padrino”. Precisamente, vediamo Michael Corleone all’uscita della chiesa che passeggia con Apollonia… seguito appunto dai suoi.
E che dire de: “Le frecce direzionali delle macchine si alzavano al di fuori della carrozzeria della stessa”? Questa è un’immagine che il sottoscritto (anche se non giovanissimo) non ha mai visto. Pare, infatti, che le prime autovetture non avessero gli attuali segnalatori luminosi -che comunemente continuiamo a chiamare frecce- ma dei pezzi di legno a freccia che fuoriuscivano dalla carrozzeria a segnalare la svolta a destra od a sinistra.
Giovanni BonarRIGO
• Dai volti di ognuno si capiva la posizione sociale;
• Le ballerine avevano i mutandoni;
• Per la strada passavano poche macchine;
• Le partite di calcio, il giro d’Italia e il festival di Sanremo li sentivamo solo per radio;
• Le strade del paese erano quasi tutte in terra battuta;
• Il gelato più grosso costava 30 lire;
• Avere la bicicletta di papà per qualche ora la domenica era una grande conquista;
• Il bigliardino e il flipper erano il massimo delle trasgressioni;
• Il carosello era la gioia dei bambini, finito il quale andavano … tutti a letto;
• I programmi di prima serata finivano alle 22,;
• Si accendeva la tv e trovavi la scritta: Le trasmissioni riprenderanno alle ore …;
• In tv con il programma del maestro Manzi “Non è mai troppo tardi” tanti impararono a leggere e scrivere;
• Impegnati sempre a giocare per strada non ci annoiavamo mai;
• Si poteva lasciare la porta socchiusa;
• I fidanzati la domenica e festivi passeggiavano per le vie del paese con i genitori di lei … dietro;
• Si facevano le serenate alle innamorate prima del fatidico si;
• Si portavano i pantaloni corti anche in inverno;
• Si rivoltavano i vestiti vecchi e si allungavano gli orli dei pantaloni;
• Le camicie si vendevano con i colletti e i polsini di ricambio;
• Per farci un coltellino mettevamo sui binari un chiodo e per renderlo tagliente lo limavamo;
• L’unico mezzo di riscaldamento era il braciere ed il mattone caldo da portare a letto;
• Per tenere in fresco qualche cosa si calava nel pozzo di casa un paniere con dentro le vivande;
• Per cena quasi sempre si mangiava quello che rimaneva del pranzo;
• Il pollo si mangiava una volta l’anno, a Ferragosto;
• Si mangiavano la frutta e la verdura di stagione;
• Raccoglievamo il ferro, il rame e l’alluminio vecchio per poi venderlo;
• Facevamo “i ranfini” colando in un pezzo di canna del piombo fuso dopo aver messo in fondo a raggera gli ami e le “ pruppare” con un pezzo di legno piatto con gli ami messi in fila e per farla stare a fondo inchiodavamo dalla parte opposta del piombo. I primi servivano per pescare dalla barca le seconde soprattutto da terra;
• Misero per la prima volta il DDT per eliminare tanti insetti;
• Il motorino si accendeva con il pedale e la svolta si indicava con il braccio;
• Le frecce direzionali delle macchine si alzavano al di fuori della carrozzeria della stessa;
• Si andava a telefonare all’edicola e si pagava tanto a scatto;
• Finalmente la Tv ci mostrò le lunghissime e belle gambe delle sorelle Kessler;
• Le scarpe della prima Comunione bianche venivano verniciate di nero per i giorni di festa;
• Le signorine mettevano il busto per avere il vitino da vespa;
• Nunzio Filogamo iniziava le trasmissioni con: “Miei cari amici vicini e lontani, buona sera”;
• La tv trasmetteva: il lunedì film, il mercoledì lo sport, giovedì Mike Bongiorno con “Lascia o raddoppia”, il sabato sera Mario Riva con “Domenica è sempre domenica”;
• Vedevamo i film e tutte le trasmissioni senza interruzioni pubblicitarie;
• Da New York era sempre Ruggero Orlando che ci parlava;
• Tutte le partite del campionato di calcio si giocavano la domenica pomeriggio e la coppa dei campioni il mercoledì sera;
• I giocatori portavano la maglietta dall’1 all’11 e in caso di infortunio non si potevano sostituire;
• Sulla cinquecento entravamo anche in sette;
• I carretti e le biciclette erano i mezzi di trasporto che si vedevano maggiormente sulle strade;
• I cavalli, i muli, gli asini e le mucche, erano … “i cavalli motori”dei contadini;
• I preti portavano solo la tonaca;
• Si faceva l’abbonamento dal barbiere;
• Si facevano: le scarpe dal calzolaio, i vestiti dal sarto, i mobili dal falegname …;
• Il bagno si faceva … solo la domenica e nella bagnarola;
• La mamma faceva il bucato con la cenere;
• Si andava al nord e all’estero con la valigia di cartone legata con lo spago;
• Nella cinquecento per scalare le marce si faceva la doppietta e il cambio era uno scomodo … guardone;
• Il gelato lo facevano solo al torrone e cioccolato e la granita al limone o al caffè;
• Da piccoli comandavano i nostri genitori e da grandi comandano i nostri figli;
• Le ragazze andavano a scuola tutte con il grembiule e riuscire a parlare con una di esse era un grosso successo;
• Le ragazze le guardavamo … solo da lontano e … alcune credevano di rimanere incinte solo con un bacio (e forse non solo loro);
• Esclusa qualche rara eccezione la famiglia era sempre unita.
• Trasgredire era levarsi il grembiule a scuola.
Mariano Spadaro
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