Politica Roccalumera
Lombardo. Forse questo sarà l’ultimo comizio della mia vita
“Io Sono Uno” di Luigi Tenco, è stata la sigla che ha aperto e chiuso il comizio del Consigliere provinciale Pippo Lombardo, stasera.
ROCCALUMERA (Messina) – “Io sono uno che parla troppo poco, questo è vero/ ma nel mondo c’è già tanta gente/ che parla, parla, parla sempre/ che pretende di farsi sentire/ e non ha niente da dire. Io sono uno che sorride di rado, questo è vero/ ma in giro ce ne sono già tanti/ che ridono e sorridono sempre/ però poi non ti dicono mai/ cosa pensano dentro”. Queste le parole che tutti hanno potuto ascoltare dalle casse dell’impianto audio prima che lui iniziasse, stasera. Ma seguitemi nei contenuti di ciò che ha detto…
Sorridono sempre alcuni incontrandoti, (magari allungando la mano per una falsa stretta amichevole), però poi non ti dicono mai cosa pensano dentro! Pippo Lombardo ha raccontato una storia un po’ articolata e sofferta, che risale ai tempi della candidatura di Cateno De Luca a Presidente della Regione Sicilia: un pranzo a margine del quale qualcuno propose Pippo quale Sindaco di Roccalumera, (arduo compito, lo ha detto lui stesso stasera) ma subito il dott. Gaetano Argiroffi, lì presente al banchetto, ne prendeva già le distanze.
“Forse, questo sarà l’ultimo comizio della mia vita” era stata l’affermazione shock della quale nemmeno il relatore era forse convinto. Ma i ritmi del discorso variegato di Lombardo si facevano via via più forti e duri quando il tema che iniziava a trattare era lo slogan dei manifesti che da qualche giorno tappezzano le mura del paese. Si riferiva precisamente a taluni slogan: “UN DOVERE ESSERCI” proposti dal (ri)candidato sindaco dott. Argiroffi.
“Perché, il dottore Argiroffi, si ricorda di “ESSERCI” solo ogni cinque anni e solo in occasione delle elezioni?” ha iniziato. “Perché non ha ritenuto “Un dovere esserci” in occasione del grande pericolo corso da Roccalumera per una discarica, quella di contrada Carrubbara a Pagliara, di cui adesso non si parla più?” Perché, non ha ritenuto “un dovere esserci” quando è stata aumentata la tassa sui rifiuti, aumentata perché il sindaco Miasi con quei soldi aveva fatto dell’altro?” Perché non ha ritenuto “un dovere esserci” in occasione dell’istituzione del senso unico sulla nazionale, decisione che ha paralizzato il commercio di artigiani e commercianti?”.
“Faccio il mio in bocca al lupo al candidato sindaco Gaetano Argiroffi -puntualizzerà poi, Lombardo- in seguito, leggerà un SMS giuntogli in giornata sul suo cellulare. Uno dei tanti messaggini, ma che lo ha chiamato a “chiarire il suo progetto segreto”.
“Io non ho progetti -risponde fermo all’autore del messaggio (che non cita)- ho dei sogni. Mi rivolgo alla gente della mia generazione: Sogno un paese dove il lavoro sia un diritto e non una concessione della politica; sogno un paese dove i servizi sociali siano erogati sempre e non il mese prima della campagna elettorale; sono un paese dove gli incarichi siano dati a tutti e non in funzione delle amicizie personali dell’amministratore; sogno la realizzazione di un albo dei professionisti perché possano essere chiamati a turno ad espletare la loro professione, professione per la quale hanno studiato con tanti sacrifici; io sogno un paese dove i giovani non debbano fare ancora le valige ed andare via per cercare lavoro lontano, lasciando a casa i propri anziani genitori; sogno un paese, dove la gente non venga preferita per i voti che porta ma per le proprie idee… […]”.
Luigi Tenco nella sua canzone direbbe: “nel mondo c’è già tanta gente/ che parla, parla, parla sempre/ che pretende di farsi sentire/ e non ha niente da dire”. O che in realtà non dice nulla, aggiungo io. Pippo Lombardo, a mio mesto parere stasera ha parlato con passione esprimendo delle opinioni condivisibili. In particolar modo a riguardo dei suoi sogni, ha ripreso, credo, quei sogni che appartengano ad ogni cittadino: ad ogni uomo onesto.
Stasera, Piazza Municipio era stracolma. Sarà una campagna elettorale dura e difficile quella roccalumerese e, riprendendo nuovamente le parole di Pippo Lombardo: “la nave si troverà a navigare durante la tempesta, e se non sarà solida potrà spezzarsi”.
03 Maggio 2013
Giovanni BonarRIGO
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