Politica, Santa Teresa di Riva
De Luca ha presentato la sua lista: “Lo Giudice si dovrà sudare la vittoria”
È vero che lo slogan del Cateno De Luca “straniero” candidato sindaco alle passate amministrative santateresine fu “Cinque anni, non un giorno di più”, ma dietro alla odierna e per certi versi pirandelliana strategia volta ad accaparrarsi sia degli scranni della maggioranza che quelli dell’opposizione, c’è evidentemente un’antica ruggine che va oltre… la politica della cittadina del limpido mare. Un avvocato. Antonio Scarcella che si candida a primo cittadino di Santa Teresa, ma che pare abbia avuto un ruolo importante e non a favore, nella lunga ed intricata faccenda giudiziaria, ancora non conclusa, che portò agli arresi l’ex deputato regionale Cateno De Luca nel 2011.
Stamattina, torniamo al presente, De Luca ha illustrato come e perché intende rimanere in campo da protagonista assoluto alle elezioni amministrative di primavera, dove si ricandiderà a sindaco con la lista “Oltre De Luca – giù le mani da Santa Teresa di Riva”, da lui stesso capeggiata e che vede come candidati i consiglieri uscenti Vincenzo Nicita, Carmelina Cassaniti e Carmelo Ariosto, l’assessore Giovanni Bonfiglio, l’ex assessore Salvatore Bucalo, Roberto Moschella, consigliere durante la passata legislatura e le new entry Monica Spadaro, ingegnere santateresino, e Maria Ragusa, avvocato che vive a S. Teresa ma con studio a Gela.
“Nomi vecchi e nuovi, perché abbiamo voluto garantire una larga partecipazione della comunità e abbiamo ancora 20 richieste per entrare in lista” – ha detto De Luca. Nove aspiranti consiglieri a cui nelle prossime settimane se ne aggiungeranno altri tre per completare lo schieramento che verrà presentato il 18 marzo, che sosterrà però la candidatura a sindaco di Danilo Lo Giudice.
VOTO INCROCIATO
L’allenatore De Luca, ha indossato e fatto indossare ai candidati della sua lista una maglietta che riassume il senso della strategia. “Lo slogan che ci accompagnerà – ha detto De Luca – è “giù le mani da Santa Teresa di Riva”, perché non intendiamo consentire a nessuno di giocare sulla pelle dei cittadini che in questi anni hanno fatto quei sacrifici che oggi ci consentono di avere un comune in ottimo stato di salute che ci viene invidiato da tutti. Agli elettori verrà data indicazione di votare per il candidato consigliere della lista De Luca e per il candidato sindaco dall’altra lista. “Una mossa dettata dalla volontà di difendere strenuamente il lavoro fatto valorizzando la candidatura a sindaco di Danilo e abbiamo chiesto per questo a donne e uomini che credono nel paese di indossare la maglietta per Danilo Lo Giudice sindaco, scommettendosi nel nostro progetto di libertà e autodeterminazione municipale”.
UNA SORTA DI STIMOLANTE… SFIDA IN FAMIGLIA?
“Non siamo la seconda lista e puntiamo ad arrivare primi – ci tiene a puntualizzare l’attuale sindaco – e non sarà una campagna elettorale scontata nei risultati”. Salvo poi dire che a suo avviso Danilo Lo Giudice è condannato a vincere, mentre la compagine antagonista, guidata da Antonio Scarcella, potrà al massimo ottenere la minoranza. In mezzo c’è “Oltre De Luca”: “Decideremo se fare la maggioranza o la minoranza, sarà comunque il nostro lo schieramento da battere per conquistare il ruolo di opposizione in Consiglio. Non dimentichiamo che il candidato sindaco vincente tirerà con sé otto consiglieri ma nel caso in cui un’altra lista otterrà il 50% + uno dei voti sarà quella lista ad avere la maggioranza in aula. E potrebbe essere la nostra”. In tal caso “GoverniAmo Santa Teresa”, qualora Lo Giudice venisse eletto sindaco, avrà solo quattro rappresentanti nel Civico consesso. Cosa che non sarà certamente gradita ai dodici candidati presentati il 4 febbraio.
“Sono consapevole che con questo ragionamento potrei togliere voti a Danilo – ammette De Luca – ma dovrà conquistarsi la poltrona di sindaco perché nulla è scontato. La tendenza che stiamo registrando in paese ci dice che l’80% degli elettori sono con noi. Io, da capolista, voglio comunque misurarmi con i cittadini e vedere che consenso otterrò. Dall’altra parte, invece, vedo una totale assenza di personalità politica e di progetti seri: aspettano le nostre mosse per uscire allo scoperto”.
“Giù le mani da Santa Teresa di Riva”, quindi, perchè l’attuale primo cittadino ha messo in chiaro che non intende farle mettere a nessun altro se non ai suoi uomini e, utilizzando i meccanismi della legge elettorale punta a ottenere sindaco, maggioranza e opposizione.
Questo, sicuramente sarà uno dei temi principali che infiammeranno non poco le piazze della campagna elettorale 2017. Infatti: se l’operazione già descritta dovesse andare in porto, sarà un modo per esercitare il potere lontano da squadri indiscreti e al di fuori delle più elementari regole democratiche, che prevedono l’assegnazione di maggioranza e minoranza a due gruppi politici diversi, proprio perché il secondo controlli realmente il primo.
18 Febbraio 2017
Giovanni Bonarrigo
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